Provstgaard, arrivato a gennaio, non ha ancora giocato un solo minuto con Baroni. Il difensore danese parla dal ritiro dell’Under 21
Un salto enorme per Oliver Provstgaard. Non capita tutti i giorni di passare dal Vejle alla Lazio. Un’operazione nata quasi per caso e chiusa nell’ultima sessione di mercato, anticipando i piani che il club biancoceleste aveva inizialmente previsto per la prossima estate. Le difficoltà numeriche in difesa, come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, hanno spinto ad accelerare i tempi, scongiurando l’inserimento di altre pretendenti e affidando subito a Baroni un talento da coltivare con pazienza nel calcio italiano.
Nessun minuto in campo finora, una scelta ponderata da parte dell’allenatore per evitargli pressioni e consentirgli un inserimento graduale. Un percorso di adattamento necessario, considerando anche il grave infortunio al crociato subito nel 2021, che lo ha tenuto fermo per un anno.
Oliver era consapevole di dover affrontare una fase iniziale di rodaggio, come ha confermato direttamente dal ritiro della nazionale Under 21 danese (che lunedì affronterà gli Azzurrini): “Non è qualcosa che mi preoccupa. Il passaggio dal Vejle alla Lazio è stato un grande cambiamento, è normale che non sia stato subito schierato in campo. So che il club ha un piano per me, ho firmato un contratto lungo e sono soddisfatto dei progressi fatti finora“.
Nessuna fretta, dunque. Il difensore segue il suo percorso con calma e ha trovato in Isaksen un riferimento da cui prendere ispirazione. Anche il connazionale, nei primi mesi a Roma, ha vissuto un periodo di ambientamento prima di diventare un titolare fisso per Baroni. Un esempio da seguire, ma anche un aiuto concreto: “Ci sono stati giorni in cui ho dormito nella sua stanza o sono andato da lui per mangiare qualcosa. È bello avere un compagno di squadra che si prende cura di te“.
Provstgaard vuole ricalcare le orme di Isaksen, sia alla Lazio che in nazionale. Da quando si è trasferito a Roma, Gustav è entrato stabilmente nel giro della Danimarca e sta ricevendo continui elogi dal ct Riemer: “Ha qualcosa che alla nostra nazionale serve disperatamente. È un valore aggiunto nell’uno contro uno, ha coraggio e imprevedibilità nel suo gioco. Sono molto contento di averlo a disposizione. Non solo per gol e assist, ma anche per il contributo che dà alla Lazio, anche senza palla. È un giocatore fondamentale per loro. Ora è in nazionale e, soprattutto contro la Spagna, ha dimostrato di avere le qualità per fare la differenza“.
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Provstgaard osserva, studia e aspetta il suo momento. La Lazio crede in lui, il tempo e il lavoro faranno il resto.