Tra i primi dieci giocatori della serie A capaci di superare in dribbling gli avversari, ci sono ben tre biancocelesti: ecco di chi si tratta
“E per fortuna che in giro si dice che la Lazio non ha qualità”. Questo il messaggio che ha accompagnato sui social network, una particolare classifica di rendimento, che ha visto la presenza di tre calciatori biancocelesti nelle prime dieci posizioni. In campionato la squadra di Marco Baroni è stata protagonista per gran parte della stagione. A dieci giornate dal termine, la Lazio si trova a due punti dal quarto posto (attualmente del Bologna), e ad uno dal quinto dalla Juventus.
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Nonostante un calo di rendimento nell’ultimo periodo, la squadra continua ad occupare le posizioni di vertice ed è pienamente in corsa per un posto Champions. Anche il cammino europeo è stato positivo: la Lazio ha ottenuto la qualificazione ai quarti di finale, dove nel doppio confronto affronterà il Bodo Glimt. In caso di qualificazione contro i norvegesi, la squadra raggiungerà le semifinali dove se la vedrà con una tra Tottenham e Eintracht.
La classifica dei migliori dribblatori in serie A: c’è tanta Lazio
Alla base dei risultati positivi della squadra ci sono le prestazioni dei singoli. Se alcuni calciatori arrivati nel corso dell’ultima sessione di mercato hanno faticato ad imporsi (Tchaouna, Noslin e Belahyane hanno giocato poco e con un rendimento insoddisfacente), altri sono riusciti a mettersi in evidenza. Anche nelle giocate solitarie: la Lazio di Baroni ha mostrato una grande intensità offensiva, grazie all’indubbia capacità di creare azioni pericolose. Un dato che colpisce è che tre biancocelesti sono stati inseriti nella top ten dei migliori dribblatori della serie A.
Tre calciatori della rosa di Maurizio Sarri sono riusciti ad entrare tra i primi dieci giocatori di serie A, per numero di dribbling riusciti. Un bel traguardo che certifica la grande abilità tecnica di almeno tre componenti della rosa. Due nomi erano ampiamente pronosticabili:: per qualità tecnica, modo di stare in campo, abilità nel cercare spesso l’uno contro uno e nel riuscire a saltare l’uomo in velocità o attraverso una serie di finte e giocate di alta scuola. Sul terzo, c’è una piccola sorpresa.
Tre laziali tra i primi dieci in classifica
Ma andiamo per ordine: il giocatore di tutto il campionato che è riuscito a concludere con successo il maggior numero di dribbling è Nico Paz: lo spagnolo del Como ne ha realizzati ben 57comanda la classifica davanti a Leao (51), Oristanio (47), Yildiz 45 e al primo calciatore della Lazio: Nuno Tavares. Il portoghese ha messo in atto ben 45 dribbling. Alle spalle del terzino della Lazio (che primeggia anche nella classifica degli assist (otto, insieme a Lukaku) ci sono Dodo (40) e Thauvin (39). In ottava posizione, il secondo laziale presente in classifica: Mattia Zaccagni con 37 dribbling messi a segno. Un numero altissimo, se pensiamo ai tanti falli commessi dagli avversari nei confronti del capitano biancoceleste, che gli hanno impedito di completare lo smarcamento dell’avversario di turno.
Alle spalle di Zaccagni, in nona posizione e con 36 dribbling, c’è Gustav Isaksen. Un nome inaspettato, alla luce delle tante critiche che (soprattutto nella prima parte del campionato) gli erano state rivolte da alcuni tifosi, che lamentavano la sua incapacità di superare gli avversari di turno: “Non prova mai un dribbling, va sempre dritto e spesso addosso agli avversari”, il leit motiv di tante telefonate ascoltate nelle trasmissioni biancocelesti o di numerosi post sui social. Isaksen, oltre ad essere cresciuto vistosamente ed aver risolto diverse gare con gol bellissimi, è anche uno dei dieci migliori dribblatori del campionato di serie A.
