Mister Baroni ha concesso 3 giorni di riposo alla squadra: ieri per la Lazio l’ultimo allenamento della settimana a ranghi ridotti
Una pausa per ricaricare le energie, alleggerire il lavoro e liberare la mente prima dello sprint finale della stagione. Marco Baroni ha deciso di gestire questa sosta con intelligenza, evitando carichi eccessivi e pressioni superflue su una squadra che ha bisogno di ritrovare equilibrio. La pesante sconfitta con il Bologna prima della pausa, come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, ha fatto riaffiorare problemi e tensioni che fino a qualche settimana fa sembravano lontane. Il momento impone lucidità e pragmatismo per risollevare la squadra.

L’obiettivo è smaltire le scorie negative e ripartire con la giusta mentalità. Per questo Baroni ha scelto di dare respiro ai (pochi) giocatori rimasti a Formello. Ieri si è svolta l’ultima seduta della settimana, con un gruppo ridotto all’osso per via delle numerose assenze tra infortuni e impegni internazionali.
Sono dieci i biancocelesti convocati dalle rispettive nazionali: Isaksen (Danimarca), Guendouzi (Francia), Mandas (Grecia), Rovella e Zaccagni (Italia), Marusic (Montenegro), Dia (Senegal), Gila (Spagna), Provstgaard (Danimarca U21) e Tchaouna (Francia U21).
A disposizione del tecnico per il secondo giorno consecutivo c’erano Lazzari, Vecino, Romagnoli, Gigot, Belahyane, Noslin, Pellegrini, Basic e Pedro, mentre Patric e Hysaj hanno lavorato in palestra. Differenziato per Dele-Bashiru, uno dei quattro indisponibili insieme a Tavares (rientrato dal Portogallo per problemi muscolari), Castellanos (fuori per il secondo stiramento di fila) e Ibrahimovic (lesione al flessore, stop di circa dieci giorni).
Baroni vuole smaltire le tossine negative
Dopo la sessione di ieri, il gruppo osserverà tre giorni di stop: una pausa utile per chi è rimasto a Roma e per chi dovrà tornare carico dagli impegni internazionali. Da mercoledì si riprenderà con un unico obiettivo in testa: il Torino, avversario della Lazio nel match in programma il 31 marzo. Sarà fondamentale affrontarlo con lucidità, cancellando subito le ombre lasciate dalla trasferta di Bologna.

Baroni in questi giorni ha predicato calma e consapevolezza: la Lazio deve ritrovare certezze e continuità, gli elementi chiave che avevano caratterizzato il brillante avvio di stagione. Le difficoltà sono emerse con il passare delle settimane, complici le fatiche legate alla gestione di tre competizioni, una novità per il tecnico.
In questi giorni a Formello ci sono stati confronti interni per analizzare la situazione e rafforzare la compattezza del gruppo, senza forzare troppo la mano in un momento in cui la rosa è ridotta ai minimi termini.
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Il vero test arriverà con il rientro dei nazionali: da mercoledì la squadra sarà al completo (in attesa dei recuperi dagli infortuni) e la preparazione entrerà nel vivo. Il Torino è un avversario ostico, solido e difficile da scardinare. Servirà una Lazio con la mente fresca e il giusto atteggiamento per riprendere il cammino nel modo giusto. In altre parole, occorrerà riscoprire le caratteristiche che avevano reso la prima parte di stagione così convincente.