Lazio, infortuni e recuperi: Baroni verso il cambio drastico di gestione

Dopo aver perso due volte Castellanos, Vecino, Dele Bashiru, Hysaj ed altri calciatori nel corso delle ultime settimane, Marco Baroni ha optato per un cambio drastico nella gestione dei recuperi

“Il mio nome è mai più”. Le note del brano cantato da Jovanotti, Piero Pelù e Ligabue (che era stato concepito come slogan contro le guerre), deve essere riecheggiato a lungo nelle segrete stanze di Formello negli ultimi giorni. Tra i colloqui intercorsi tra il tecnico Baroni e i dirigenti biancocelesti si è parlato a lungo della gestione degli infortuni e dei recuperi. Alcuni casi sono stati presi in esame ed hanno portato allenatore e dirigenti a valutare con attenzione le prossime mosse.

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Baroni gestione
Lazio, infortuni e recuperi: Baroni verso il cambio drastico di gestione – lalazio.com – La Presse foto

Il primo è stato quello di Vecino, fermatosi il 24 novembre scorso (durante la gara d’andata con il Bologna) e rientrato il due marzo a Milano contro il Milan, a distanza di tre mesi e mezzo. Una gestione del recupero (sbandierato almeno due volte nel periodo intercorso tra lo stop e l’effettivo ritorno in campo) che non ha convinto. Nei confronti dell’uruguaiano poi, restano forti dubbi anche sul suo utilizzo eccessivo (quando si è infortunato, a novembre era stato spremuto, con sette presenze consecutive, di cui sei dal primo minuto e una all’intervallo).

La gestione di Taty Castellanos: i tanti dubbi sul rientro affrettato

Il caso più eclatante resta Castellanos. Il 15 febbraio, nel corso della gara contro il Milan, l’argentino si era fermato per una lesione di media entità agli adduttori. Uno stop che, generalmente, prevede dai 35 ai 40 giorni di stop. Castellanos è tornato in campo il 23 marzo nella gara di ritorno contro il Viktoria Plzen: in anticipo rispetto alle previsioni. Mentre Vecino, una volta superati i fastidi, è stato reinserito in modo graduale (una mezz’oretta con Milan e Viktoria Plzen, sessanta minuti con l’Udinese e poi novanta nel ritorno di Europa League), Taty è stato subito lanciato dal primo minuto.

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La gestione di Taty Castellanos: i tanti dubbi sul rientro affrettato – Lalazio.com – La Presse foto

Ha giocato oltre un’ora (sessantasette minuti) in condizioni non certo eccezionali. Uno sforzo che ha pagato con un nuovo infortunio. “Famiglia Lazio dopo 1 mese di recupero dall’adduttore, dopo tanti sforzi fisici e mentali per tornare in campo, ho avuto una lesione al soleo dell’altra gamba. Sono triste e scoraggiato, vorrei davvero giocare, vederli e sentire il loro sostegno. Non sono abituato a questo tipo di infortuni, è tutto molto nuovo per me, ma è una cosa che può succedere”, ha scritto sui social dopo che il club ha ufficializzato il suo nuovo stop. La domanda che ha accompagnato dirigenti e tifosi della Lazio è molto semplice: si sarebbe potuto evitare il secondo infortunio con una gestione più oculata? L’argentino ora salterà il Torino, le trasferte contro Atalanta e Bodo Glimt e cercherà di rientrare per il derby con la Roma.

Dele Bashiru, Hysaj e le prossime mosse

Discorso simile per Dele Bashiru, che si era infortunato alla caviglia nel corso della trasferta di Venezia. Anche il recupero del nigeriano è stato forzato: è rientrato in campo nel finale di Lazio-Viktoria Plzen, giocando un quarto d’ora (recupero compreso) al posto di Pedro. Ma già pochi minuti dopo il suo rientro, aveva palesato dei problemi. E’ stato costretto a fermarsi e non è stato convocato per la trasferta di Bologna. Al momento la data del suo recupero resta un mistero. Negli ultimi giorni (con la rosa ridotta al lumicino per gli impegno delle nazionali), si è gestito.

Dele Bashiru e Hysaj
Dele Bashiru, Hysaj e le prossime mosse – lalazio.com

Da valutare anche le condizioni di Zaccagni (che in Nazionale ha spesso fatto un lavoro differenziato) e Hysaj, che si spera di poter recuperare al rientro. Anche la gestione dell’albanese non ha convinto: dopo essere rimasto fermo quattro mesi, è stato schierato per quattro volte consecutive (due da titolare e due da subentrato): uno sforzo che ha pagato con una lesione muscolare, che lo ha costretto a fermarsi un mese. Baroni, dopo il colloquio con il club, ha deciso che da adesso in poi non forzerà più. A parole lo aveva già annunciato dopo Bologna (“preferisco perdere una partita che un giocatore”, salvo poi essersi comportato in modo diverso con Castellanos e Dele Bashiru): ora sarà chiamato a farlo anche in campo. La Lazio è entrata nella fase più delicata della stagione ed ha bisogno dell’apporto di tutti i suoi calciatori migliori. Perderne alcuni per un infortunio o una ricaduta, non è più ammessibile.

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