L’assenza del centravanti argentino imporrà al tecnico delle scelte definitive. Chi sostituirà Castellanos nelle prossime gare? Baroni ha un’idea in testa
“Fino ad ora abbiamo avuto dei problemi in difesa. Diciamo che non siamo stati brillantissimi dietro ed abbiamo preso troppi gol. Però siamo il terzo attacco della serie A e questo credo sia un aspetto importante”. Il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani ha regalato una fotografia esatta delle potenzialità e delle mancanze della squadra biancoceleste nel corso di questa prima parte di stagione.
La Lazio ha palesato delle difficoltà difensive, dettate sia dall’atteggiamento in campo (spesso esageratamente propositivo), che da alcuni errori clamorosi dei singoli. Allo stesso tempo i biancocelesti, hanno dimostrato di avere una buona vena realizzativa, andando in rete con continuità e portando diversi giocatori al gol: da Castellanos (dodici reti stagionali), a Pedro, passando per Dia e Zaccagni, sono tanti i calciatori ade aver sfiorato o raggiunto la doppia cifra.
Baroni e le scelte in attacco: ha alternato tutti
Ma dal giorno di Lazio-Napoli, gara che coincise con il primo infortunio di Castellanos, le cose sono cambiate. L’argentino si è procurato in quell’occasione una lesione di media entità agli adduttori: è tornato frettolosamente in campo contro il Viktoria Plzen, ed è stato costretto nuovamente a fermarsi. Salterà sicuramente la gara interna con il Torino (match che darà il via all’ultima fase della stagione), la trasferta di Bergamo e quella di Bodo. Il calciatore spera di rientrare per il derby con la Roma: per provare ad accumulare minuti ed essere disponibile contro il Bodo Glimt per il ritorno dei quarti di finale di Europa League.
Chi sostituirà Castellanos in questo lasso di tempo? Chi guiderà l’attacco in attesa del ritorno del centravanti argentino? Nel blocco di gare precedenti, Baroni ha alternato tutti gli attaccanti a disposizione: a Venezia e a Plzen ha schierato Nosilin, con Milan, Inter e Udinese è partito con Tchoauna, mentre a Bologna ha iniziato con Dia centravanti, per poi chiudere con Pedro. Nessuno ha regalato delle garanzie: nessuno è stato in grado di lasciare il segno. Gli unici ad essere andati a segno in queste sfide sono stati Dia e Pedro: entrambi lo hanno fatto quando giocavano però dietro alla punta centrale.
Baroni ha deciso: ecco chi giocherà come punta in attesa del ritorno di Castellanos
“Noslin e Tchaouna hanno la piena fiducia mia e della squadra, hanno caratteristiche diverse e la squadra deve metterli in condizione di rendere”, ha ribadito Baroni. Il senso del discorso è chiarissimo: senza Castellanos, la squadra non può pensare di giocare allo stesso modo. Se in campo ci sono attaccanti diversi, bisogna muoversi in modo diverso. “Ho allenato Noslin da punta centrale l’anno scorso e ha fatto cinque gol e cinque assist, Tchaouna ha sempre fatto la seconda punta. È solo una questione di fiducia, dobbiamo farli rendere al meglio. Poi sono attaccanti e hanno bisogno di trovare il gol, ho piena fiducia in loro”, ha continuato il tecnico. Quali saranno le sue scelte in vista delle prossime sfide: tornerà ad alternare gli attaccanti sperando in un segnale da qualcuno, o darà fiducia ad un certo tipo di scelta?
Nella testa del tecnico esiste una soluzione: grazie al ritorno di Vecino, Baroni potrà schierare la Lazio con il centrocampo a tre (inserendo l’uruguaiano al fianco di Rovella e Guendouzi), spostando Dia nel ruolo di centravanti. Noslin e Tchouana diventerebbero le prime alternative a Zaccagni e Isaksen sulle fasce, con Pedro in grado di giostrare in tutti e tre i ruoli dell’attacco. Una soluzione alla quale è ricorso (con pochi risultati) a Bologna. La speranza è che venga presa una decisione definitva. In queste gare l’alternanza e i continui cambi, non hanno date risposte positive. La Lazio ha bisogno di ritrovare i gol dei suoi attaccanti e di riprendere a volare. Si entra nella fase decisiva della stagione e la squadra biancoceleste non può permettersi di perdere ulteriore terreno.
