Per poter fare lo switch con Basic (mai utilizzato da quando è stato inserito in lista), c’è tempo fino al 30 marzo. Cosa deciderà il tecnico Baroni?
Ora o mai più! Dentro o fuori: mai come stavolta il tecnico della Lazio Marco Baroni sarà chiamato ad una scelta definitiva nei confronti di Luca Pellegrini. L’esterno biancoceleste è stato escluso dalla lista campionato e da quella europea al termine del mercato di gennaio. Baroni lo ha fatto fuori all’improvviso, scegliendo al suo posto Hysaj. Se la scelta di puntare sul terzino albanese (che era stato invece depennato dall’elenco alla fine del calciomercato estivo) poteva avere una logica (Hysaj, nonostante l’iniziale esclusione si è sempre allenato con attenzione, e quando era stato chiamato in causa aveva risposto presente, sfoderando prestazioni super), è risultata inspiegabile la decisione di far fuori Pellegrini e di preferirgli Toma Basic.
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Il centrocampista croato non è stato mai chiamato in causa: neanche nel momento di maggiore necessità, quando mancavano diversi centrocampisti e la Lazio si trovava in emergenza il tecnico lo ha tenuto in considerazione (nel finale di Lazio-Udinese Baroni ha preferito inserire Patric in mezzo al campo piuttosto che puntare sull’ex mediano della Salernitana). Tenerlo in lista e preferirlo ad un terzino che era stato utilizzato con frequenza da agosto a gennaio, è stata una scelta poco comprensibile.
Baroni e l’utilizzo di Pellegrini: “Nessuno gli aveva dato tutto lo spazio che gli ho concesso io”
Anche alla luce dei tanti infortuni e acciacchi che hanno condizionato le scelte sugli esterni. A Bologna il tecnico ha dovuto rinunciare a Nuno Tavares, Hysaj ed ha schierato Marusic, evidentemente non in condizioni di poter scendere in campo. “Marusic ha dovuto stringere i denti, aveva qualche acciacco, ma quando abbiamo dovuto rinunciare a Nuno Tavares, è sceso ugualmente in campo”, ha ammesso l’allenatore. Era davvero necessario ridursi in queste condizioni?
Pellegrini è stato escluso dalla lista serie A all’inizio di febbraio. C’è tempo fino al 30 marzo per uno switch. La logica imporrebbe di rivedere questa scelta e di depennare il nome di Basic. Fino all’esclusione, il terzino romano aveva collezionato ventidue presenze: quattordici in campionato, sette in Europa League e una in Coppa Italia. “Nessuno lo aveva utilizzato così tanto come il sottoscritto“, aveva ribadito l’allenatore, spiegando ad inizio febbraio i motivi della sua scelta. I numeri danno ragione a Baroni: il terzino romano non era mai stato utilizzato con così tanta frequenza come nella prima parte di questa stagione.
Il trenta marzo si avvicina: la scelta di Baroni su Pellegrini
Baroni aveva puntato su di lui ed aveva creato un’alternanza quasi perfetta sulla fascia sinistra con Nuno Tavares. Gestendoli (generalmente Tavares giocava in campionato e Pellegrini in Europa League) aveva trovato un mix perfetto che aveva permesso al portoghese di esplodere (otto assist nelle prime nove giornate) e soprattutto di evitare infortuni e al terzino romano di trovare continuità e di giocare gare di buon livello. Da quando Pellegrini è stato escluso dalla lista (scelta alla quale poi si è aggiunto l’infortunio di Hysaj), il portoghese ha iniziato a giocare più gare ravvicinate e a collezionare infortuni e stop.
Baroni tornerà sui suoi passi e riprenderà ad alternare i suoi terzini sinistri? “Se Pellegrini tornerà in lista? Ognuno nella Lazio ha il suo reparto specifico. Qui decide il tecnico. La lista l’ha decisa Baroni e ci ha formato, ma gli equilibri nello spogliatoio lo decide l’allenatore. Se vorrà modificare la lista ce lo dirà”, ha ribadito il direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani nei giorni scorsi. Il tempo stringe: per effettuare lo switch con Basic c’è tempo fino al 30 marzo. Poi non sarà più possibile effettuare cambi. Pellegrini spera di ritrovare spazio nella rosa e di poter dare il suo contributo.
