Alessio Romagnoli è sempre più leader della difesa della Lazio: i numeri da quando è arrivato sono impressionanti
Può essere ferro e può essere piuma, a seconda delle circostanze. Un difensore moderno, capace di adattarsi alle esigenze della squadra con naturalezza. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport, Alessio Romagnoli sta guidando la difesa della Lazio con una versatilità rara, alternando la versione da “guerriero” nei duelli alla quella da regista arretrato, sempre lucido nell’impostazione.

Un punto di riferimento, tanto nella fase difensiva quanto nella costruzione dal basso, un leader che difficilmente tradisce le aspettative di Baroni. Lo dimostra in campo, dove le sbavature individuali sono state pochissime.
Numeri alla mano, il suo rendimento è di altissimo livello sotto ogni aspetto. Considerando i difensori con almeno 24 partite in questo campionato, solo Ardian Ismajli ed Edoardo Goldaniga sono stati superati meno volte in dribbling (3) rispetto a Romagnoli (4, al pari di Luca Ranieri).
E guardando ancora più in profondità, dal suo arrivo alla Lazio nel 2022, solo Diego Coppola (230) e Federico Baschirotto (252) hanno vinto più duelli tra i difensori italiani in Serie A rispetto a lui (221). Solidità e continuità.
Romagnoli, una crescita costante
Anche restando in casa Lazio, i dati parlano chiaro: è il secondo biancoceleste con più minuti giocati in stagione (1954, dietro solo a Mario Gila con 2183), con il quale condivide il primato per palloni intercettati in questo campionato (21). E nessuno, nella rosa di Baroni, ha vinto più duelli aerei di lui (63).

Ma il calcio di oggi non è solo marcature e contrasti, e Romagnoli eccelle anche nella costruzione. Sempre considerando il suo arrivo a Roma, tra i difensori italiani di Serie A solo Alessandro Bastoni (4528) e Giovanni Di Lorenzo (5200) hanno completato più passaggi rispetto a lui (4454).
E poi ci sono i gol, il bonus che arricchisce ulteriormente il suo impatto: tre reti consecutive prima della sosta, due al Viktoria Plzen tra andata e ritorno e una all’Udinese, lo hanno portato a quota quattro in stagione, suo record personale.
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Mai in carriera era andato oltre le tre marcature, traguardo raggiunto ai tempi del Milan, dove peraltro non aveva mai segnato in una competizione Uefa. Ora, con tre reti in Europa League, è il secondo miglior marcatore della Lazio nella competizione (insieme a Castellanos), dietro solo a Pedro (4). Un guerriero, un regista, un goleador: Romagnoli si sta prendendo la Lazio.