Analizzando alcuni dei gol subiti in questa annata dai biancocelesti, emerge un dato piuttosto significativo che va oltre le possibili lacune difensive
La stagione della Lazio targata Marco Baroni resta comunque una stagione altamente positiva. Ancora non possiamo sapere come finirà, ma vista la base di partenza con il nuovo progetto messo in campo dalla società nel mercato estivo, tra partenze eccellenti e arrivi promettenti, arrivare a fine marzo ancora perfettamente in corsa per un piazzamento per la prossima Champions League e soprattutto nelle prime otto d’Europa League rappresenta un qualcosa di sorprendentemente bello per tutti i tifosi della Lazio.

Alla ripresa dopo la sosta del campionato, per permettere alla nazionali di giocare le finali di Nations League o le qualificazioni ai prossimi mondiali, la Lazio avrà ancora un mini ciclo di partite tutte non facili, ma soprattutto decisive. Si comincerà contro il Torino in casa per poi andare a Bergamo contro l’Atalanta, prima del doppio confronto contro i norvegesi del Bodo/Glimt per gli ottavi di finale di Europa League, inframezzati dal derby contro la Roma, per chiudere una settimana davvero delicata contro il Genoa in trasferta.
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In difesa si può fare sempre meglio
Le tante partite fin qui già disputate hanno comunque messo in mostra tante cose belle, ma anche tante cose che dovrebbero essere al più presto migliorate, una di queste resta sicuramente quella di una difesa da sistemare e quindi di una fase difensiva da far rendere sempre meglio. Difficile pensare di dover vincere sempre realizzando un gol in più dell’avversario, dato che soltanto in tre occasioni i biancocelesti sono stati in grado di terminare la gara senza subire gol. 41 gol subiti fino ad oggi sono senza dubbio tanti, la nona peggior difesa della Serie A, anche se resta questo un dato “drogato” dagli 11 gol subiti soltanto nelle due sconfitte contro Inter e Bologna.

C’è quindi da lavorare per Baroni, probabilmente c’è da apportare migliorie nell’equilibrio della squadra che per “aggredire” l’avversario a volte si scopre dietro le spalle. Anche lo stesso reparto dovrebbe prestare più attenzione, tra una diagonale non perfetta di Marusic, Tavares che si perde l’uomo dietro le spalle, il ritardo di Gila e un errore di Provedel, resta il fatto che la squadra fatica a mantenere la porta inviolata.
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Quanti gol bellissimi però tra quelli subiti
Tutto vero, tutto giusto, perchè i numeri poche voltano mentono, ma c’è anche da sottolineare come la Lazio abbia anche un’ incredibile percentuale di gol “impossibili” subiti. Gol bellissimi, qualcuno straordinario, giocate individuali dell’avversario di turno che vanno ben oltre una fase difensiva non perfetta o l’errore individuale. Tra rovesciate incredibili, tiri impensabili da fuori aerea, volee che finiscono sotto l’incrocio dei pali imparabili anche per il portiere più forte al mondo, resta la sensazione di una squadra anche abbastanza sfortunata nel vedere pescare sempre il jolly all’avversario di turno.

Subire due gol in rovesciata da due difensori avversari, prima Coco del Torino, poi Mazzitelli del Como, certo poco avvezzi a questo gesto tecnico sugli sviluppi di un corner, è già una statistica che fa pensare, ma anche lo straordinario gol al volo di Barella in campionato o quello di Arnautovic con il piede sbagliato, costato in pratica l’eliminazione dalla Coppa Italia, entrambi finiti all’angolo inarrivabile, per Provedel sono giocate sontuose, ma anche fortunate. Così come il gol di Morente in Lecce-Lazio, passato tra una selva di gambe prima di finire all’angolino più distante, resta una giocata non certo voluta in quel modo. Insomma, sbagliare qualcosa nella fase difensiva si può correggere, ma evitare una giocata fenomenale quanto fortunata di un avversario è impossibile, al massimo si può sperare che quel “destro” al volo finisca per una volta alto sopra la traversa invece di infilarsi nel sette della porta di Provedel!