Il ritorno in grande stile del laterale portoghese in questo finale di stagione potrebbe essere la chiave giusta per concludere alla grande l’annata
Nuno Tavares è stato senza ombra di dubbio il giocatore che ha più sorpreso tra tutti quelli che la società di Claudio Lotito ha acquistato nell’ultima sessione di calciomercato estiva. Un laterale esplosivo, dalla corsa straripante, in grado di lanciare il pallone in avanti e creare i presupposti per un’azione pericolosa, per una palla gol, per un assist decisivo. Soprattutto nella fase ascendente della stagione è risultato il motore della manovra biancoceleste.
Dopo la sosta che ha lasciato spazio alle gare delle varie nazionali, la stagione riparte per il rush finale e gli uomini di Baroni sono chiamati subito a partite che possono indirizzare l’esito finale delle competizioni. Subito il Torino nel posticipo di lunedì sera, poi l’Atalanta a Bergamo e il derby contro la Roma per rimanere agganciati al treno Champions League in campionato, ma soprattutto il doppio turno, andata e ritorno, contro i norvegesi del Bodo/Glimt che potrebbe spalancare un posto nelle semifinali di Europa League, traguardo neanche lontanamente sognato dai tifosi biancocelesti a inizio stagione.
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Tutto pronto per il rush finale
Chiusa l’incredibile serie di 7 partite in soli 22 giorni, di cui ben 5 in trasferta, che hanno caratterizzato l’ultimo mese della Lazio, con la bruciante sconfitta di Bologna, i biancocelesti hanno sicuramente sfruttato i giorni di sosta del campionato, che hanno lasciato spazio alla Nations League e alle qualificazioni mondiali delle varie nazionali, per ricaricare le batterie sia fisiche sia nervose in vista del rush finale.
Una grande volata che dovrà assegnare i posti per le coppe europee del prossimo anno, per Baroni quindi arriva l’ennesimo momento della verità. L’allenatore ha sicuramente recuperato qualche giocatore fermo da tempo per infortunio, ma ne ha anche persi altri, come Patric che ha concluso qui la stagione e Castellanos che si spera invece possa tornare a disposizione per il derby, e dovrà gestire per bene tutti gli altri elementi della rosa e non arrivare alla gara con più di uno con la lingua di fuori. Uno dei tasselli fondamentali dello scacchiere del tecnico toscano è sicuramente Nuno Tavares, giocatore che, quando è stato infatti gestito in maniera intelligente, soprattutto nel momento delle tante gare ravvicinate, è risultato assolutamente devastante per gli avversari.
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Salvate il soldato Tavares
Arrivato a sorpresa dall’Arsenal in estate per soli 5 milioni di euro, il laterale portoghese ha disputato un girone d’andata impressionante. Fin dalla prima partita con la maglia biancoceleste contro il Milan all’Olimpico, dove si presentò con due assist, ha messo in mostra doti fuori dal comune, una facilità di corsa e una capacità di ribaltare il gioco che hanno subito entusiasmato tutto l’ambiente biancoceleste, che forse era dai tempi di Kolarov alla disperata ricerca di un terzino in grado di essere così decisivo. 8 assist nelle prime 8 gare con la Lazio, con sei vittorie e le due sole sconfitte contro la Juventus e il Parma decise più da eventi esterni che da quello che accadeva sul rettangolo di gioco. Un’autentica iradiddio per gli avversari costretti ad arrancare dietro il suo strapotere fisico. Fisico che però poi si è scoperto dover gestire a dovere, con una sola partita a settimana, perchè le sue delicate fibre muscolari mal sopportavano i tanti impegni ravvicinati, anche per via del suo modo dirompente di affrontare le gare.
Baroni fino a dicembre è riuscito a gestire benissimo il talento del ragazzo, sempre alternato con Luca Pellegrini su quella fascia sinistra così importante in sinergia con Mattia Zaccagni per il gioco voluto dal tecnico toscano. Ma la querelle scoppiata proprio con l’ex laterale della Juventus, e il successivo infortunio di Hysaj, ha complicato i piani di Baroni, portato così a chiedere uno sforzo maggiore a Tavares. E il rendimento del portoghese tra fastidi muscolari, uno scadimento di forma e qualche stop precauzione, è sceso inevitabilmente. Reintegrato Luca Pellegrini e recuperato Hysaj, se Baroni riuscirà a gestire come nel girone d’andata il laterale portoghese, il suo rendimento potrebbe a quel punto tornare devastante e per la Lazio potrebbe essere l’additivo in più nel motore per la volata finale.
