Distrazione al soleo per il Taty: la Lazio dovrà farne a meno per almeno tre gare. L’obiettivo è riaverlo in gruppo per la sfida con la Roma
Nuovi esami per fare chiarezza e capire come gestire il recupero. Castellanos è tornato ieri pomeriggio in clinica per sottoporsi ad ulteriori accertamenti strumentali al polpaccio. È lui l’assenza più pesante in vista della ripresa, la pedina che Baroni avrebbe voluto riavere e che invece è costretto a salutare ancora.
Dopo l’infortunio all’adduttore nel match contro il Napoli, era riuscito a rientrare per il ritorno con il Viktoria Plzen, salvo poi finire di nuovo ai box con un nuovo guaio, questa volta al soleo. Un muscolo diverso, un’altra beffa.
Taty – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – ha saltato cinque partite per la prima lesione, poi è tornato in campo contro i cechi, reggendo per poco più di un’ora. Ha dato tutto, forse troppo. Il suo impiego ha avuto un prezzo altissimo. Il comunicato del club, arrivato dopo la trasferta di Bologna, parlava chiaramente di una “distrazione muscolare al soleo“.
A Bologna era comunque in panchina, convocato solo per onor di firma, senza possibilità di entrare. “Sono triste, non vedo l’ora di tornare“, aveva scritto il Taty, ammettendo tutta la sua frustrazione. “Non sono abituato a questi problemi, è una situazione nuova per me. Ma spero di rientrare presto“.
Il rientro, però, dovrà essere graduale. A Formello proseguirà con il lavoro differenziato, seguito passo dopo passo. Solo le risposte che arriveranno dal campo permetteranno allo staff medico di aggiornare la tabella di marcia.
Fuori con il Torino, inevitabilmente. E con ogni probabilità anche contro l’Atalanta e nel match di andata con il Bodø/Glimt. Pensare di forzare i tempi, considerando il sintetico dell’Aspmyra Stadion e le condizioni climatiche, sarebbe un azzardo imperdonabile.
Baroni e lo staff puntano tutto sul derby del 13 aprile. Quella potrebbe essere la gara della rinascita del Taty, quella da cerchiare in rosso come obiettivo concreto.
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A chiarirlo era stato anche il dottor Rodia nei giorni scorsi: “I controlli serviranno a monitorare l’evoluzione e capire quando potrà tornare, ma sarà fondamentale evitare qualsiasi rischio. Ci sono ancora due mesi prima della fine della stagione e un’altra ricaduta avrebbe un peso enorme“. Castellanos, stavolta, non può permettersi un’altra frenata.