A soli 19 anni ha fatto impazzire l’Argentina e guidato da capitano tutte le nazionali giovanili. Ha già segnato quattro gol alla Juventus e sogna in grande. La scheda di un predestinato
La sua presenza in un ristorante a due passi dal Centro Sportivo di Formello e la foto pubblicata davanti ad una parete piena di maglie biancocelesti, hanno acceso l’entusiasmo dei tifosi della Lazio. Oltre ad aver scatenato le voci di mercato. Claudio Echeverri, giovane talento argentino, è entrato nel mirino del club biancoceleste. Il Manchester City lo ha portato in Premier a gennaio, dopo averlo acquistato l’anno precedente dal River Plate. Molti lo considerando un predestinato, un fuoriclasse destinato a ripercorrere le orme di Tevez e degli altri argentini che si sono messi in evidenza in Premier.
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Il City ha fatto sapere di essere ben disposto a cederlo in prestito, ma potrebbe anche aprirsi ad altre possibilità: prima fra tutte, la cessione definitiva inserendo un diritto di riacquisto, o una forte percentuale sulla futura rivendita. Il club inglese e la Lazio potrebbero discuterne, magari inserendo il suo cartellino in un discorso di mercato più ampio, che potrebbe anche coinvolgere Mario Gila (che il City segue con particolare attenzione). Idee che potrebbero essere rilanciate a giugno, con l’apertura del mercato estivo.
La storia di Claudio Echeverry: i quattro gol segnati alla Juve
Ma chi è Claudio Echeverri e perchè in Argentina sono tutti follemente innamorati del suo talento? Il giovane trequartista è nato a Resistencia, una piccola città rispetto alla capitale Buenos Aires, diciannove anni fa. Si trova nella provincia del Chaco, al confine con il Paraguay e a circa 580 miglia dal Monumental, la casa del River Plate. Ha iniziato la sua carriera calcistica con il Deportivo Lujan prima di fare un provino con il River Plate – uno dei club più grandi e potenti dell’Argentina – alla fine del 2016 e firmare poco dopo. Si è trasferito in città con la madre all’età di 10 anni.
Echeverri ha attirato per la prima volta l’attenzione del mondo calcistico quando, a 11 anni, ha giocato per il River Plate nel Venice Champions Trophy, contro alcune delle più grandi istituzioni europee. I suoi nove gol in sei partite, tra cui quattro contro la Juventus, lo hanno portato al centro dell’attenzione mediatica generale. Ha guidato con la fascia di capitano l’Argentina U17 nel Mondiale del 2023 e l’U20 nell’ultima edizione del campionato mondiale.
La benedizione di Di Maria e il paragone con Aimar
E’ soprannominato “El Diablito”, perché condivide il nome e lo stile di gioco con l’icona boliviana Marco Etcheverry, conosciuto come “El Diablo”. Nel marzo del 2023, Echeverri è stato convocato dalla Nazionale maggiore mentre si preparava per il Mondiale Under 17, ed ha lavorato al fianco di Messi e dei giocatori che si sono laureati campioni del Mondo in Qatar. Di Maria ne ha elogiato le qualità pubblicamente: “Lo osserviamo da vicino, può diventare un giocatore fortissimo e ha molto da dare all’Argentina”, ha detto l’ex juventino. Nel torneo U17 ha messo a segno una splendida tripletta contro il Brasile.
Ha dichiarato pubblicamente di ispirarsi e di rivedersi in Pablo Aimar. “Mi è sempre piaciuto molto, mi ha parlato molte volte”, ha dichiarato ai canali ufficiali della FIFA.“È una persona fantastica e mi dà indicazioni utili su ciò che devo correggere nel mio gioco. Era un giocatore di talento e amava affrontare i difensori come me”. Nonostante abbia compiuto da poco 19 anni ha già giocato una cinquantina di gare ufficiali con il River Plate, segnando sei gol e collezionando altrettanti assist. E’ un trequartista in grado di muoversi alle spalle delle punte, in tutte le zone d’attacco. In Sudamerica scommettono a occhi chiusi su di lui: l’Europa può rappresentare un palcoscenico importantissimo per esplodere in modo definitivo.
