Nel posticipo serale di lunedì sera, i biancocelesti affronteranno i granata per quella che si preannuncia come una sfida tutt’altro che facile
Tutto è pronto per la volata finale. Dopo la pausa del campionato, che ha lasciato spazio alle varie nazionali impegnate nelle finali di Nations League e nelle qualificazioni ai prossimi mondiali americani, si torna in campo per quello che da ora in poi sarà un rush finale che deciderà scudetto, retrocessioni e piazzamenti europei, oltre che il futuro delle squadre rimaste in corsa nelle tre coppe e dove la Lazio si giocherà l’accesso a una storica semifinale di Europa League.
Gli uomini di Baroni sono chiamati a riprendere la corsa verso un piazzamento Champions League che li ha visti, dopo molti mesi passati al quarto posto assoluto, scivolare al sesto, complice la sconfitta nell’ultima giornata a Bologna, arrivata comunque al culmine di un vero tour de force fatto di 7 partite in soli 22 giorni.
LEGGI ANCHE: Castellanos, i nuovi esami svelano la verità: ecco quando tornerà in campo
Recuperati quasi tutti gli infortunati, restano ai box Patric, che dopo essere stato operato al tendine della gamba tornerà soltanto nella prossima stagione, e Castellanos, che sta comunque recuperando dall’infortunio al polpaccio. Ricaricate le energie sia fisiche sia mentali, gli uomini di Baroni sono ora pronti a gettarsi nella volata finale che li vedrà impegnati in campionato per conquistare un piazzamento nelle coppe per il prossimo anno e per proseguire la splendida avventura in Europa League.
Il primo di questi ostacoli arriverà all’Olimpico lunedì sera e sarà il Torino di Vanoli, una squadra che sta attraversando un momento di forma ottimo, arrivato grazie a una svolta tattica effettuata dall’ex mister del Venezia e da un paio di innesti arrivati nell’ultima sessione di mercato invernale.
LEGGI ANCHE: Lazio, serve la spinta dell’Olimpico: la risposta dei tifosi per Lazio-Torino
Il Torino sta vivendo una stagione particolare. Partito benissimo nelle prime giornate, fu proprio la Lazio nella gara d’andata a fermare la corsa granata vincendo per 3-2 in trasferta con le reti di Guendouzi, Dia e Noslin. Da quel momento, complice anche il grave infortunio subito da Duvan Zapata, costretto a chiudere in anticipo la stagione, sono stati più bassi che alti per la squadra allenata dal tecnico lombardo, che hanno portato anche la tifoseria a criticare apertamente l’operato del presidente Urbano Cairo. Ma dalla prima giornata del girone di ritorno, nel derby contro la Juventus, Vanoli ha optato per la difesa a 4, passando dal 352 al più equilibrato 4231 con Cha Adams unico riferimento in attacco. La squadra da quel momento è sembrata più conscia dei propri mezzi, meglio assortita, con uno schema uscito ancora più rafforzato dopo la sessione invernale di mercato che ha visto arrivare Elmas, Casadei e Biraghi, che immediatamente hanno dato ancora più imprevedibilità alla manovra.
L’esperienza dell’ex terzino della Fiorentina sulla fascia sinistra, Ricci e il giovane ex Chelsea davanti alla difesa, il trio Vlasic, Elmas e Lazaro dietro Cha Adams per un modulo che sta facendo volare il Toro. 4 vittorie, 6 pareggi e una sola sconfitta, a Bergamo contro l’Atalanta per 3-2, hanno portato 18 punti in 11 partite, contro i 20 in 18 gare disputate, ottenuti nel girone d’andata. Una squadra che si difende bene, grazie alla straordinaria stagione di Milinkovic Savic tra i pali, per poi affidarsi alla fantasia e al dinamismo dei “piedi buoni” in avanti. Per Baroni non sarà facile mettere in campo le contromosse giuste, servirà sicuramente la migliore Lazio, servirà ritrovare quella brillantezza e quella spregiudicatezza messe in mostra nella fase ascendente della stagione.