Luciano Chiarugi, uno degli esterni più forti degli anni settanta, in esclusiva ai nostri microfoni: “Mi rivedo in Zaccagni e devo dire che si tratta di uno dei giocatori più forti della serie A”.
Negli anni settanta ha fatto impazzire le difese di mezza serie A. Ha vinto uno scudetto con la Fiorentina, la sua squadra del cuore, ha segnato oltre centosessanta gol in carriera pur non essendo una prima punta, ma sfruttando la sua grande capacità di inserimento e la bravura nei calci piazzati. Luciano Chiarugi è stato una bandiera della Fiorentina, ha vinto una Coppa delle Coppe con il Milan, segnando nella finalissima con il Leeds ed ha lasciato il segno anche a Napoli.
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“Ho vinto un titolo con la Fiorentina, poi il club mi cedette per fare cassa. Al Milan ho trovato un tecnico eccezionale come Rocco, che mi ha esaltato. Vincemmo la Coppa delle Coppe e io sono stato il capocannoniere del torneo. Vincemmo anche la Coppa Italia, ma perdemmo lo scudetto a Verona, nel giorno in cui anche la Lazio fu sconfitta a Napoli. Quel giorno fu davvero assurdo”.
Tutte le squadre con le quali ha giocato, sono in corsa per la lotta scudetto o Champions..
“E’ un campionato appassionante, come non se ne vedevano da tempo. I risultati di questa settimana possono essere decisivi: bisognerà capire se la Fiorentina riuscirà a rientrare e a fermare l’Atalanta e a quel punto si aprirebbe uno scenario incredibile, con tante squadre coinvolte. Poi c’è Napoli-Milan. Insomma, è ancora tutto in palio”.
Chi vede favorito nella lotta Champions?
“Il Bologna sta facendo benissimo, bisogna vedere se riuscirà ad avere le energie giuste fino alla fine, c’è la Juve, le romane, la Fiorentina e anche il Milan. Ma per i rossoneri dipenderà molto dalla sfida con il Napoli. Dopo questo weekend inizierà una bella corsa. Dopo questo turno si capiranno davvero tante cose”.
“Sarà una bella corsa per un posto Champions. La Lazio è troppo sottovalutata”
Lazio e Fiorentina sono le uniche che hanno anche l’impegno europeo…
“Quello potrebbe incidere. Andando avanti nelle coppe potrebbero perdere un pò di energia. La Lazio ha fatto un gran bel campionato fino ad oggi ed il lavoro di Baroni è stato eccezionale. Nelle ultime gare ha dato la sensazione di essere leggermente in calo. Deve ritrovare la qualità che aveva messo in mostra fino ad un mesetto fa”.

Che giudizio da del primo anno di Baroni alla guida della Lazio?
“Per me ha fatto un lavoro straordinario, probabilmente sottovalutato. Ma è proprio la Lazio intesa come squadra, che spesso non viene troppo considerata. Ha invece una squadra ricca di ottimi giocatori e può arrivare fino in fondo. Deve solo ritrovare un pò di smalto, che rispetto a qualche gara fa sembra aver perso”.
Nella Lazio c’è un giocatore che le somiglia?
“Nella Lazio c’è un giocatore che a me piace da morire e che per certi versi ha delle caratteristiche simili alle mie. Si tratta di Zaccagni. E’ un giocatore che è cresciuto tantissimo: è arrivato in un top player come la Lazio nel momento giusto della sua carriera. Ha meritato la convocazione in Nazionale e da quando è diventato capitano della Lazio è cresciuto ancora di più. Mi rivedo molto in quelle che sono le sue giocate, soprattutto nell’ultimo periodo”.
In che senso?
“Io ero uno che forzava la giocava, che andava sempre a concludere o a cercare il tiro e gli assist. Zaccagni nell’ultimo periodo è cresciuto molto in questo. Ora, rispetto a prima, è molto più concreto e questa cosa gli ha permesso di essere molto più decisivo. Può essere l’uomo fondamentale per la corsa Champions e per l’Europa League”