Le principali notizie dal mondo biancoceleste di oggi, domenica 30 marzo: tutte le ultime novità che riguardano la Lazio: la rassegna stampa e le news
Si avvicina ad ampie falcate la sfida contro il Torino, valida per la 30esima giornata di campionato. I biancocelesti di Marco Baroni hanno l’obbligo di dimenticare la brutta figura con il Bologna e riprendere il cammino in serie A. La Lazio si trova ora a cinque lunghezze di distacco dal Bologna, che ieri ha sconfitto il Venezia, facendo un importante balzo in avanti in classifica.

Negli anticipi del sabato pareggio 1-1 tra Como e Empoli, con espulsione per Fazzini, calciatore rimasto nel mirino del club e che potrebbe tornare in orbita Lazio a giugno, mentre la Juventus ha sconfitto il Genoa e la Roma si è imposta contro il Lecce. Tutti risultati poco favorevoli agli uomini di Baroni, che al momento sono stati scavalcati in classifica anche dai giallorossi di Ranieri.
La sfida dei mediani

Da una parte Rovella e Guendouzi, dall’altra Ricci e Casadei: Lazio-Torino sarà anche la sfida dei mediani. In mezzo al campo si sfideranno – come evidenzia il Corriere dello Sport – i due giocatori più utilizzati da Baroni in questa stagione e due dei calciatori trattati dalla Lazio, ma che non sono mai arrivati nella capitale.
Baroni allontana le critiche

La stragrande maggioranza dei quotidiani oggi in edicola hanno regalato grande spazio alla conferenza stampa di ieri di Marco Baroni. Il tecnico biancoceleste ha presentato la sfida contro il Torino ed ha risposto alle tante critiche che gli sono piombate addosso nell’ultimo periodo. Anche quelle (dirette o indirette) ricevute dal direttore sportivo della Lazio Angelo Fabiani: “Le critiche fanno parte del lavoro, sono utili quando circostanziate. Ho preso questo aspetto come una leva del nostro lavoro. Vanno utilizzate per fare un bel finale”.
Baroni e il rapporto con Lotito e Fabiani

Grande spazio su tutti i quotidiani, alle parole di Baroni sull’incontro con il Presidente Lotito, avvenuto nei giorni scorsi. “L’ho visto, è stato a pranzo con altre persone, siamo stati 20 minuti insieme. Con il ds e Bianchi c’è un confronto quotidiano, non c’è stato nulla di diverso”. E poi ancora sulla possibilità che la società gli abbia chiesto di fare un maggior turnover: “Il club non mi ha fatto nessuna richiesta. Abbiamo sempre lavorato verso questa soluzione, anche i ragazzi che sono arrivati ora sono più pronti. Noi guardiamo i numeri, si parte da un’analisi positiva. Ho detto alla squadra che entriamo nella fase più importante, sappiamo quello che abbiamo fatto, ma dobbiamo pensare di partita dopo partita. La cosa più importante, ho fiducia nella squadra”.
Salas e il ricordo dello scudetto

Il Corriere dello Sport riporta le parole di Marcelo Salas, che ai microfoni della radio ufficiale del club ha ricordato la sua esperienza laziale: “Nella stagione 98/99 abbiamo perso contro il Milan, avevamo sei o sette punti di vantaggio. Non riuscivamo più a vincere finchè ci hanno superato e vinto lo Scudetto. Abbiamo detto che lo avremmo vinto l’anno dopo, fortunatamente ci siamo riusciti. Dopo la partita con la Reggina ero negli spogliatoi ad ascoltare la radio con gli altri. Aspettavamo finisse la partita di Perugia. Una volta finita siamo rientrati in campo, lo stadio era pieno e la gente era in campo, è stato meraviglioso. Io ero uno dei più giovani, assieme a
Stankovic e De la Pena. Io ho sempre ascoltato i più esperti, abbiamo avuto tanti confronti con quelli più grandi, ma quando eravamo in campo giocavamo l’uno per l’altro. Eriksson? Era un grande allenatore. Sapeva gestire benissimo tutti quei campioni. Se abbiamo vinto quello che abbiamo vinto, è grazie a lui. Mihailovic: mi ha aiutato tantissimo. Abbiamo stretto una grande amicizia: mi ha lasciato qualcosa più degli altri. È stato un guerriero, ha lottato fino all’ultimo. Ha fatto tutto quello che poteva per la nostra maglia, sarà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore”.