L’estrermo difensore è reduce da una stagione un po’ particolare tra luci e ombre, ma adesso sta bene ed è pronto a salire in cattedra
Criticato, da qualcuno quasi deriso e con la spinta di metterlo subito da parte per fare posto a Mandas e cominciare col nuovo corso. Lui, Ivan Provedel, in quel momento, non è che l’abbia presa benissimo, ma, come ha fatto in questi due anni di Lazio, non ha mai detto una parola o fatto polemica di alcun genere. Baroni, a suo modo, nel periodo in cui ha deciso di fare lo switch con Mandas, l’ha tutelato ancora di più, anche se resta incomprensibile il cambio in un momento delicato, anche perché ha rischiato che qualcosa andasse storto. Il portiere ha accettato senza problemi la sostituzione, anche se aveva quasi la forte sensazione che non fossero proprio e solo scelte dell’allenatore.

Una volta tornato in campo, l’estremo difensore ha risposto come meglio non poteva, prima in campionato col Milan, giocando come sa e restano attento e vigile come sempre, nulla poteva fare sulla rete del Milan, poi ha giocato di nuovo in Europa League col Viktoria Plzen e mettendosi in evidenza con parate che poi sono risultate decisive anche per il passaggio del turno della Lazio.
Ora vuole tornare ad essere determinante
Con il Torino partirà una serie di partite importanti, decisive per la stagione della Lazio. E lui vuole tornare ad essere quel muro che è stato nel suo primo anno, quando non solo faceva parate e partite incredibili, ma riusciva anche ad essere fondamentale per aver portato a casa dei punti, come se avesse segnato dei gol quanto un attaccante, al di là che poi lui un gol incredibile l’ha fatto per davvero in Champions all’Atletico Madrid. Un’impresa epica. Ecco lui vuole mettere da parte tutto e tornare a giocare con quel tipo di spensieratezza e sicurezza in porta. Con la difesa e con il modo di giocare che ha la Lazio le sue parate diventano sempre più decisive, molto di più di quando giocava con Sarri.

Su di lui tanti si sono accaniti, dandogli responsabilità che non ha oppure troppe rispetto ai diversi errori che ha commesso. Il vero problema è che Provedel aveva abituato bene tutti, quasi ad essere una macchina perfetta, ma nessuno lo è e a qualche piccolo disimpegno che non è andato bene, vedi il rinvio col Napoli che ha favorito la rete di Raspadori (a difesa schierata ndr) oppure quell’errore col Cagliari, ne sono la dimostrazione. Il problema è che sono stati molti ravvicinati. Lui sa che le critiche fanno parte del gioco, soprattutto per un portiere, ma sa altrettanto bene che la società ha scelto Mandas per il prossimo anno e lui forse ha voglia di essere ancora titolare. Ma si vedrà tutto a fine stagione