Ancora una volta i biancocelesti non riescono a portare via i tre punti dal prato di casa. Questa volta sono i granata di Vanoli a rimontare i biancocelesti per l’ennesimo pareggio casalingo
Doveva essere la partita della riscossa. Doveva essere la gara che avrebbe lanciato la volta per un posto in Europa il prossimo anno. Doveva essere il match che avrebbe ridato certezze e speranze ai biancocelesti, invece si è dimostrata ancora una volta la partita dei rimpianti e soprattutto delle mancate vittorie casalinghe, che adesso hanno trasformato il campo di casa in un vero e proprio tabù.

Dopo la sosta del campionato ci si aspettava una Lazio diversa, una squadra più coraggiosa, in grado di ritrovare quella sfrontatezza che aveva dimostrato in quel bellissimo ed entusiasmante girone d’andata che tanto aveva illuso. Invece, gli uomini di Baroni prima sono scesi in campo con tanta pressione addosso e con tanta paura di sbagliare, poi una volta sbloccato il risultato dopo dieci minuti del secondo tempo, grazie a un bel gol di Marusic, non sono riuscirti comunque a tenere la porta inviolata in una delle rare incursioni avversarie a pochi minuti dalla fine.
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Ancora un pareggio in casa
Ora è davvero ufficiale: l’Olimpico è diventato un tabù! Contro il Torino di Vanoli infatti gli uomini di Baroni hanno ottenuto il terzo pareggio consecutivo, cosa che non accadeva dalla stagione 2006, un dato che fotografa meglio di tanti altri il momento non certo positivo d’involuzione che i biancocelesti stanno passando. Questa volta, al contrario dei pareggi contro il Napoli e l’Udinese, ottenuti in rimonta, la Lazio è anche riuscita a scardinare la difesa granata e a passare in vantaggio con il quarto gol stagione di Marusic, un record anche per il giocatore montenegrino, forse il più bello realizzato quest’anno, dopo dieci minuti della ripresa sembrava aver risolto la pratica, tanto da meritare anche il raddoppio con alcune palle gol sbagliate di un niente.

Ma poi ancora una disattenzione collettiva in una delle rare giocate offensive degli avversari, il neo entrato Ginetis firma in piena area di rigore l’ennesimo pareggio casalingo. Ora la classifica si fa più difficile, la zona Champions si allontana, ma soprattutto è a forte rischio anche un semplice posto in Europa nel prossimo anno.
Incubo Olimpico per i biancocelesti
A spaventare i delusi tifosi, anche oggi presenti in buon numero allo stadio, sono i numeri che stanno accompagnando i biancocelesti in casa. Dopo essere partiti a mille infatti e aver trasformato in un vero e proprio fortino il prato di casa, dove soltanto il Milan alla terza giornata era riuscito almeno a pareggiare, da quel clamoroso cappotto subito dall’Inter il 16 dicembre scorso è come se si fosse spenta la luce o lo stellone della buona sorte sullo stadio Olimpico.

Una sola vittoria, lontana oramai quasi due mesi, era il 9 febbraio scorso, contro il fanalino di coda Monza per 5-1, poi ben sette partite senza vincere, con una sconfitta contro la Fiorentina e sei pareggi di cui ben 5 sempre per 1-1, più il derby perso, che da calendario era in trasferta, ma sempre sul prato verde dell’Olimpico si è disputato, e l’altro pareggio nel ritorno degli ottavi di finale contro il Viktoria Plzen, che perlomeno è comunque servito al passaggio del turno. Una frenata incredibile e per certi versi incomprensibile, soprattutto perchè tra le mura amiche non è mai mancata la spinta della gente laziale, che però adesso si interroga su cosa stia realmente accadendo alla propria squadra.