Torna Vecino, l’equilibratore e il tuttofare della Lazio di Baroni

Il centrocampista ha scontato la squalifica contro il Torino e nella gara con l’Atalanta tornerà a disposizione, ma il tecnico dovrà dosarlo con cautela

Un rientro che ha fatto solo bene. E la sua mancanza con il Torino si è fatta sentire, eccome. E’ vero che Mathias Vecino c’era anche a Bologna nel giorno più difficile di questo 2025, con quei cinque gol che sono stati più di una sentenza, ma il suo rientro in squadra dopo aver recuperato da un lungo infortunio ha fatto bene. E Baroni, seppur gradualmente, l’ha subito inserito all’interno della squadra. Per il tecnico laziale è un centrocampista perfetto, l’ideale per il suo gioco: una mezzala che ha il fisico, buona tecnica e un eccezionale tempismo negli inserimenti.

Mathias Vecino
Torna Vecino, l’equilibratore e il tuttofare della Lazio di Baroni (Ansa Foto) Lalazio.com

Basti pensare che da quando è tornato, il centrocampista uruguaiano non ha mai più saltato una partita, al di là della gara col Torino a causa della squalifica per le tante ammonizioni rimediate. Mathias è tornato in campo il 2 marzo contro il Milan e da lì ne ha giocate cinque di fila, mettendo in tutto quasi trecento minuti, 297 per l’esattezza. Un minutaggio cominciato gradualmente, e non come Castellanos, di sicuro i minuti giocati fino adesso non sono stati pochi per uno che è stato fermo per tre mesi per un serio problema muscolare.

Baroni si fida di Vecino ma va dosato

Che Vecino sia un giocatore importante per la Lazio è noto ed è vero, ma è anche un giocatore che da un certo punto di vista va maneggiato con cura. Uno come lui va gestito estrema attenzione, un po’ perché lo dice la sua carriera e un po’ anche per l’età, visto che non è più giovanissimo. Il suo problema muscolare, in parte, è dovuto pure alle tante partite che ha giocato consecutivamente, forse in quella circostanza, anche per la sua generosità ha pagato un prezzo altissimo. C’è da dire che non solo Baroni è contento del suo rientro, ma anche Guendouzi e Rovella, soprattutto il francese perché, a suo dire, corre un po’ meno e anche meglio. Col Torino la sua mancanza lì in mezzo e dietro la punta, dove spesso agisce quando la Lazio si propone, si è fatta un po’ sentire.

Vecino e Romagnoli
Baroni si fida di Vecino ma va dosato (Ansa Foto) Lalazio.com

Un giocatore fondamentale per il rush finale di questo campionato sian per la sua importanza all’interno dello schema e delle rotazioni in mezzo al campo, ma anche e soprattutto per la sua esperienza. Lui e Pedro saranno fondamentali in Europa anche per trascinare i più giovani.

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