Le valutazioni dei biancocelesti di Marco Baroni al termine della sfida contro l’Atalanta, valevole per la 31esima giornata di campionato: le pagelle
La Lazio prepara nel miglior modo la trasferta sul campo del Bodo vincendo la sfida di Bergamo contro l’Atalanta. Gli uomini di Baroni, che in vista dell’andata dei quarti di finale di Europa League ha lasciato a riposo nove titolari (Provedel, Hysaj, Romagnoli, Marusic, Guendouzi, Vecino, Isaksen, Pedro e Castellanos), trovano a Bergamo una risposta importante, in vista del finale di stagione. La sfida si chiude 1-0 e a decidere la partita, come a Napoli è Isaksen, subentrato nella ripresa. Il tecnico riceve risposte importantissime dai calciatori fin qui meno utilizzati e rientra prepotentemente nella corsa Champions.

Atalanta-Lazio, le pagelle: Dele Bashiru sugli scudi
Mandas 7,5: Non giocava dalla trasferta di Milano in Coppa Italia: nel turnover massimo creato da Baroni, c’è spazio anche per lui. Primo tempo da spettatore non pagante, sale in cattedra ad inizio ripresa, con un miracolo eccezionale su Retegui. Attento nelle uscite e nel concitato finale.
Lazzari 7: Se non ci fossero assist e tiri in porta sarebbe uno dei migliori terzini del campionato. Commette troppi errori di misura, ma è bravissimo ad interpretare la gara senza nessun timore sulla fascia destra.
Gigot 7,5: Seconda consecutiva da titolare, dopo la sfida casalinga con il Torino. Una gara di personalità e di esperienza contro Retegui, capocannoniere della serie A. Bravo e pulito negli anticipi, mai falloso, esce dopo 75′ : pochi minuti prima si era fermato per un problema fisico.
Gila 7: Torna in campo dopo i disastri di Bologna e gioca una gara attenta e di personalità: salva in un paio di occasioni, sbrogliando e allontanando palloni difficili da gestire. Muro.
Nuno Tavares 6: Un incubo: quando al 35′ non segue Zaccagni nella ripartenza che avrebbe potuto portarlo nella metà campo dell’Atalanta, il sangue si è gelato nelle vene di ogni tifoso. Si fa male un’altra volta: per l’ennesima volta. E’ una maledizione.
Belahyane 7,5: Palloni recuperati in quantità industriale e giocati sempre con la giusta misura. Padrone del centrocampo, forma con Rovella una coppia super, facendo aumentare il rammarico per i pochi minuti giocati fin qui.
Rovella 7,5: Ci mette cuore, grinta, personalità: forma con Belahyane una coppia intraprendente e di grande spessore.
Tchaouna 6: Esce dopo 45′, nei quali aveva commesso qualche errore di troppo in appoggio.
Dele Bashiru decisivo
Dele Bashiru 7,5: Nella gara d’andata era stato una spina nel fianco per la difesa bergamasca. Si ripete ancora una volta. Balla tra la posizione di trequartista e quella di mezzala e crea le occasioni migliori: nel primo tempo prova un pallonetto su CArnesecchi, poi ci prova dalla distanza; infine regala a Isaksen l’assist per il gol partita.

Zaccagni 6,5: L’unico per il quale la parola turnover non è mai contemplata. Si muove tanto e riesce a creare pericoli costanti. Nel primo tempo regala un assist al bacio per Dele Bashiru.
Dia 6: Tutti si aspettavano un segnale, dopo le recenti prestazioni negative. Ci riesce a metà: protegge palloni in modo non sempre perfetti.
Pellegrini 7: Entra dopo mezz’ora al posto dell’infortunato Nuno Tavares. E non sbaglia un pallone: né in fase difensiva, né in attacco, dove sfiora il gol del raddoppio.
Isaksen 8: Entra nella ripresa al posto di Tchaouna e dopo meno di dieci minuti sblocca il risultato, avventandosi sull’assist di Dele Bashiru. E’ diventato a tutti gli effetti un ammazza grandi: dopo le due reti al Napoli, il rigore procurato a Milano e la rete a Plzen, è ancora decisivo.
Provstgaard 7: Ingresso positivo: esordisce in serie A contro il capocannoniere della serie A e lo affronta con personalità.
Noslin 6: Entra bene, regalando un grande assist a Dia: non sfruttato.