Dabo esclusivo: “Spero che Belahyane abbia più spazio. Ma anche lui…”

Ousmane Dabo è uno dei doppi ex di Atalanta e Lazio. L’ex centrocampista francese punta su Belahyane: “Spero che Baroni gli dia fiducia”. Poi su Guendouzi…

Due stagioni all’Atalanta, quattro e mezzo alla Lazio: Ousmane Dabo ha legato il suo nome ai due club che oggi si sfideranno al Gewiss Stadium alle ore 18:00. “Due esperienze diverse, ma molto belle. All’Atalanta erano, e sono tutt’ora, bravissimi a lanciare i giovani e a dargli fiducia. Con loro sono arrivato a giocare in Nazionale. Con la Lazio mi sono tolto le soddisfazioni più belle della maia carriera. Ed ho vinto tre trofei”, dichiara in esclusiva ai nostri microfoni.

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Dabo esclusivo: “Spero che Belahyane abbia più spazio. Ma anche lui…” – La Presse foto – lalazio.com

Dabo assisterà alla gara dalla Francia. “Ho iniziato una bella avventura: ora sono il Direttore Sportivo del Laval, la squadra della mia città. Siamo sesti in classifica in Ligue 2 e abbiamo buone possibilità di chiudere bene la stagione. Mi piace come lavoro. E’ completamente diverso da quello di calciatore e devo dire che ho imparato tante cose che prima non prendevo mai in considerazione.

Dabo, continua a seguire Atalanta e Lazio? E’ stupito dal calo di rendimento che hanno avuto nell’ultimo periodo?
“Sono due squadre che vivono un momento difficile, stanno passando qualche problema, ma non possiamo non considerare quello che Atalanta e Lazio hanno fatto fino ad oggi. Soprattutto la Lazio”.

Perchè?
“Perchè non si deve mai dimenticare da dove si è partiti: dalle aspettative che c’erano alla vigilia della stagione. La Lazio è ripartita quasi da zero, con un progetto nuovo e dopo aver salutato tanti giocatori importanti. Questo teoricamente, doveva essere un anno di ricostruzione. E invece la Lazio ha fatto più di quello che gli si chiedeva. E non dimentichiamoci che ora si giocherà l’accesso alle semifinali di Europa League. Non mi sembra poco”.

Che partita si aspetta?
“Una gara aperta, bella e divertente: tra due squadre che amano giocare al calcio. E’ vero che nell’ultimo periodo non hanno brillato, ma in uno scontro diretto conterà poco quello che è successo fino ad oggi”.

“Spero che possa essere la gara di Belahyane. Lui deve essere il primo a sfruttare le occasioni”

Potrebbe essere la partita di Belahyane…
“Me lo auguro davvero. Spero che Baroni gli possa dare fiducia. Lo conosco molto bene: è un ottimo centrocampista”.

Secondo lei perchè ha avuto così poco spazio?
“Non è facile entrare a gennaio in un meccanismo ruotato e con una squadra che in quel momento stava facendo molto bene. Belahyane è giovane e io credo che possa essere stato un investimento anche per il futuro. Detto questo, spero di vederlo in campo un pò più spesso, ma lui deve avere pazienza e sfruttare le occasioni: Sono convinto che ora, con tante partite ravvicinate, il mister gli darà più spazio”.

Belahyane
“Spero che possa essere la gara di Belahyane. Lui deve essere il primo a sfruttare le occasioni” – Lalazio.com – La Presse foto

Che si dice in Francia di Guendouzi?
“Che con la Lazio è cresciuto tantissimo. Io lo seguo molto e devo dire che sembra un giocatore completamente davvero diverso. Da quando è in Italia è diventato un altro: è migliorato tanto”.

In cosa è migliorato?
“Io lo seguo dai tempi del Lorient in serie B. In Italia ha imparato a gestirsi, a correre meno e con i tempi giusti: prima sprecava energie inutilmente. Ora è completo, si da da fare, è un vero e proprio uomo squadra. Per la Lazio è diventato un insostituibile”.

Come lo era lei per Delio Rossi..
“E pensare che appena mi ha visto, mi ha detto che non ero il centrocampista ideale per lui. Nel pre campionato non ho giocato mai: poi alla prima di campionato contro il Messina, ho avuto l’occasione di giocare perchè mancavano un pò di giocatori. Ho colto la mia chance e non sono più uscito”.

Quello che dovrebbe fare Belahyane?
“Glielo auguro di cuore. So quanto vale e per la Lazio è un ottimo acquisto”.

“La Coppa Italia vinta fu una grande emozione: prima di quella sfida non avevo mai calciato un rigore”

Anche lei arrivò nel mercato di gennaio alla Lazio…
“Ma la mia situazione era diversa: io ero andato via da Roma nel 2006 per provare un’esperienza in Premier League. Avevo 28 anni e il contratto in scadenza. Poi le cose non andarono bene al Manchester City e a gennaio del 2008 sono tornato. Ma la situazione era diversa. Conoscevo il mister Delio Rossi, i miei compagni…”.

Dabo
“La Coppa Italia vinta fu una grande emozione: prima di quella sfida non avevo mai calciato un rigore” – Lalazio.com- La Presse foto

Cosa le resta di quell’esperienza alla Lazio?
“Delle stagioni incredibili, in un ambiente unico: siamo stati sul punto di fallire, ma il gruppo è stato solidissimo ed ha saputo reagire. Io alla Lazio ho vinto tre trofei. Non li dimenticherò mai”.

Soprattutto l’ultima Coppa Italia…
“Mentre mi avvicinavo al dischetto mi convincevo che era meglio aprire il tiro, poi però ho pensato che avevo i crampi e forse sarebbe stato meno rischioso incrociare. E’ andata bene. Calcola che prima di quella sera, non avevo mai tirato un solo rigore in vita mia. E neanche dopo (ride ndr.).

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