I match, i personaggi, le gare e i momenti più significativi della storia biancoceleste, accaduti il 7 aprile: il racconto di una serata indimenticabile
Una serata incredibile, nella quale i tifosi biancocelesti presenti allo stadio Olimpico hanno vissuto un turbinio incredibile di emozioni contrastanti. Il sette aprile del 2012, la Lazio ha ricordato nel modo migliore Giorgio Chinaglia, scomparso pochi giorni prima a Naples negli Stati Uniti. I biancocelesti ne hanno onorato la memoria, battendo nettamente il Napoli di Mazzarri (che in panchina al suo fianco aveva Niccolò Frustalupi, figlio di Mario e compagno di squadra di Chinaglia).
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Una vittoria bella, netta e che lancia i biancocelesti al terzo posto in classifica, e che permette agli uomini di Reja di allungare sugli azzurri (a sei punti di distacco) e sull’Udinese (che si trova a meno tre). Un vantaggio importante, che però Rocchi e compagni non saranno in grado di mantenere, subendo la rimonta dei friulani a fine stagione e ottenendo solo la qualificazione in Europa League.
7 Aprile, Candreva in gol nel giorno dell’addio a Giorgio Chinaglia
Si inizia con un video dedicato a Giorgio Chinaglia e proiettato sui tabelloni dello stadio Olimpico; poi i giocatori biancocelesti entrano in campo tutti con la maglia numero nove e il nome Giorgio Chinaglia sulle spalle, oltre che con il lutto al braccio. Quando le due squadre si radunano al centro del campo e scatta il minuto di silenzio, dal settore ospite, dove sono presenti i tifosi napoletani, scattano dei fischi: un gesto irrispettoso, che è stato poi successivamente fischiato da tutto il resto dello stadio.

La Lazio vendica sul campo l’affronto e proprio al nono minuto (come il numero di maglia indossato da Long John nel corso della sua carriera, va in gol. A segnare è Antonio Candreva, l’uomo più discusso (arrivato nel mercato di gennaio e contestato per le difficoltà evidenziate sul campo, oltre che per il passato romanista) ma che prima dell’inizio della sfida è stato omaggiato dai tifosi biancocelesti della Curva Nord, che si è schierata al suo fianco. Candreva “buca” il portiere del Napoli De Sanctis.
Lo show di Stefano Mauri

Il Napoli pareggia con l’ex Pandev, che esulta in modo polemico nei confronti della tribuna (dove è presente il patron Lotito). Ma la Lazio, nella ripresa, prende il largo. Mauri si inventa un gol da antologia, con una sforbiciata straordinaria dall’interno dell’area di rigore: uno dei gol più belli del campionato. Una prodezza eccezionale, che il capitano della Lazio festeggia a lungo. Poi è Ledesma, su calcio di rigore, a chiudere la sfida e a regalare il successo alla Lazio.
Inaugurato il centro Sportivo di Formello
Il 7 aprile del 1997, il presidente della Lazio Sergio Cragnotti inaugura ufficialmente il Centro Sportivo di Formello, trasformandolo nella nuova casa della Società biancoceleste. Presenti il segretario di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini e la moglie Daniela, il presidente del Coni Mario Pescante e quello della Federcalcio Luciano Nizzola, il presidente della Lega Carraro e poi Cesare Previti di Forza Italia, Publio Fiori di Alleanza Nazionale, Raffaele Ranucci presidente per Roma 2004, e infine Antonio Matarrese.

“Ero commissario della Federcalcio quando la Lazio subì la penalizzazione di 9 punti in serie B, oggi trovo una società all’altezza, consolidata, con ambizioni di vertice”, lo ha dichiarato il presidente della Lega nazionale professionisti, Franco Carraro. “La creazione di centri sportivi come questo di Formello è il primo passo sulla strada del nuovo modo di gestire la società. Le squadre sono realtà imprenditoriali con grandi opportunità grazie all’introduzione del fine di lucro, ma si devono basare su una attività sportiva di vertice e per questo è necessario un centro sportivo