Il centrocampista francese assente per squalifica a Bergamo ritrova il campo e ha una voglia incredibile di stupire
Non è stato un gran periodo queste ultime tre settimane per Mateo Guendouzi. La parentesi in nazionale invece di esaltarlo l’ha un po’ amareggiato anche perché in patria è stato (ed è ancora) contestato per la sua prestazione e perché secondo la critica non sarebbe il giocatore adatto per essere nel centrocampo di una squadra del rango della Francia. Parole che non hanno fatto molto piacere al ragazzo che è molto legato alla sua nazionale, tanto che è dovuto scendere in campo Deschamps per tutelare il giocatore e far capire che ha giocato anche in condizioni non proprio ottimali. Lui è tornato a Formello, si è rimesso sotto, non ha brillato granché contro il Torino anzi ha pure rimediato una ammonizione che l’ha costretto a saltare la sfida di Bergamo.
E’ rimasto contento della vittoria contro l’Atalanta, ma è anche vero che ha sofferto nel non giocare, tanto che adesso in Europa League torna contro il Bodo per una partita importante e con una voglia incredibile di mettersi alle spalle un periodo non proprio positivo. Le critiche, per alcuni è stato un massacro, nel periodo della nazionale non gli hanno fatto piacere per niente e il biancoceleste non vede l’ora di ritornare in campo e mettere tutta quella rabbia che ha per zittire le critiche e fare una prestazione delle sue. E in un clima glaciale, freddo con la neve serve un giocatore proprio come lui che dia la carica e che si metta sulle spalle la Lazio.
Baroni ritrova il giocatore di corsa e cuore
Marco Baroni è felice di riavere il centrocampista francese. E’ rimasto soddisfatto il tecnico della prestazione di Belahyane, ma Guendouzi in campo garantisce una dinamicità e una verve diversa o quanto meno più simile a quella che vorrebbe l’allenatore in una gara difficile e complicata come quella contro il Bodo Glimt. Il clima è molto particolare, farà freddo e ci sarà la neve, in più il terreno di gioco è sintetico e uno come il francese, per caratteristiche, potrebbe essere quello che ne risente di meno. Sulla carta, ovviamente.
Il Bodo è un avversario ostico, ma Mateo è pronto a giocare e mettersi a disposizione della squadra. Quando non gioca e non corre soffre maledettamente, tanto che sul campo in questi due giorni era tra quelli più sorridenti e vogliosi di giocare. A Formello da quando è rientrato è stato un po’ a riposo, gara col Torino a parte, ma adesso è rigenerato e pronto per dare l’assalto non solo al Bodo ma anche alla Roma nel derby e tutte le gare che restano. E’ vero che se fosse per lui le giocherebbe tutte, ma il discorso fatto per Rovella e cosi vale anche per il forte centrocampista francese.