Favola Provstgaard, dalla telefonata ai genitori al futuro

Oliver Provstgaard ha esordito con la Lazio nella trasferta al Gewiss Stadium contro l’Atalanta e adesso non si pone limiti

Ha rotto il ghiaccio, ora per Oliver Provstgaard si tratta di cominciare davvero a tracciare il proprio cammino. Quel sentiero che a Bergamo ha segnato il suo debutto ufficiale con la maglia della Lazio. Pochi attimi prima di entrare in campo, lo sguardo incrociato con Isaksen, il connazionale che gli ha fatto da fratello maggiore sin dal primo giorno nella Capitale.

Provstgaard con Isaksen
Favola Provstgaard, dalla telefonata ai genitori al futuro (LaPresse Foto) – Lalazio.com

Gus si è avvicinato, lo ha incoraggiato con parole e gesti, e Oliver, con un’espressione determinata, ha risposto in silenzio ma con convinzione: “Va tutto bene, sono pronto“, sembrava dire.

È entrato con decisione al posto di Gigot, affiancando Gila nel cuore della difesa biancoceleste, con la missione di mantenere il vantaggio contro il secondo miglior attacco del campionato. In 27 minuti complessivi (recupero incluso), come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport ha toccato 14 palloni, completato 11 passaggi con un’efficacia del 92%, di cui 5 verticali, e recuperato un possesso.

Impatto positivo, in una serata da incorniciare: “Sono felicissimo per l’esordio – ha detto a fine gara ai microfoni ufficiali del club – non riesco neanche a esprimere a parole ciò che provo. Questo era il momento che aspettavo da quando sono arrivato. Un giorno speciale, per me e per la mia famiglia“.

La telefonata di Provstgaard direttamente dal Gewiss Stadium

Per questo, mentre i compagni erano già rientrati negli spogliatoi, lui si è trattenuto ancora un po’ sul prato del Gewiss. Si è seduto in panchina, ha risposto ai messaggi ricevuti, ha fatto una videochiamata ai genitori e ha postato sui social: “Grande partita. Questa squadra è incredibile. Andiaaaaaamoooo“.

Provstgaard si scalda
La telefonata di Provstgaard direttamente dal Gewiss Stadium (LaPresse Foto) – Lalazio.com

Il tutto reso ancor più speciale dal gol decisivo del suo amico Gus: “Era fondamentale vincere, sono felice per tutti. Nei nostri occhi e in quelli del mister c’era fame, c’era voglia. E il fatto che la partita l’abbia decisa Isaksen la rende ancora più bella“.

E lui, Isaksen, ha ricambiato subito: “È stato magnifico. Oliver ha lavorato sodo per arrivare qui: arriva prima degli altri agli allenamenti, va via per ultimo, studia italiano, si impegna ogni giorno. Questo è solo l’inizio, ne sono sicuro“.

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A Bergamo è andato in scena il primo passo. Ora la sfida si chiama continuità. La giovane età è un alleato, l’infortunio di Patric ha accelerato i tempi, ma a Formello nulla accade per caso: “Questo ragazzo ha fame e cura ogni dettaglio“, ha sottolineato Baroni. Il ghiaccio è rotto. Ora Oliver vuole prendersi la scena.

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