Le valutazioni dei biancocelesti al termine della sfida contro il Bodo Glimt, gara valida per l’andata dei quarti di finale di Europa League. Le pagelle dei calciatori di Baroni
La Lazio crolla sotto i colpi del Bodo Glimt. In un’atmosfera particolare, con le temperature sotto zero e con un vento fortissimo, i norvegesi si impongono con il risultato di 2-0 grazie alla doppietta di Soltnes. La Lazio paga la poca abitudine a giocare su un terreno insidioso, la brutta prestazione corale della squadra e la mancanza di umiltà. Tra una settimana la gara di ritorno allo stadio Olimpico.
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Bodo Glimt-Lazio, le pagelle
Mandas 7,5: Mossa a sorpresa di Baroni, che dopo la convincente prestazione di Bergamo lo rilancia dal primo minuto. Al quarto si supera, rispondendo con un bel riflesso al tiro di Hauge, poi risponde presente ad un tiro di Berg. Incolpevole sui due gol, si supera nel finale su Saltnes, con un colpo di reni eccezionale e respinge come può il tiro di Bjortuf. Se la Lazio resta in corsa in vista del ritorno, lo deve solo a lui.
Hysaj 5: Esordio assoluto europeo per il terzino albanese, che come il resto della squadra paga dazio al campo sintetico, sbagliando qualche assist di troppo. Soffre Hauge, al quale concede un paio di tiri nel primo tempo.
Mario Gila 5: Se anche un giocatore tecnico come lui, e solitamente propenso a sganciarsi, limita al ,minimo le giocate offensive e commette qualche errore di troppo nel palleggio, testimonia le enormi difficoltà della Lazio nel creare gioco. Non lucidissimo nnelle occasioni dei due gol.
Romagnoli 5: Torna in campo dopo aver smaltito i postumi della forte influenza che lo aveva colpito negli ultimi giorni. Lotta e prova a tenere in piedi la difesa, giocando di esperienza. Nel primo tempo ci riesce, nella ripresa crolla anche lui: tenta il disperato recupero in occasione del raddoppio. Si perde nel finale Bjortuft: salvato da Mandas.
Vecino da horror: Guendouzi prova a lottare
Marusic 5: Errori di misura evidenti, frutto di una disabitudine a giocare su questo terreno. La cosa migliore del primo tempo è il colpo di testa su corner, che costringe il portiere Haikin ad una parata plastica. Nella ripresa non riesce a reggere l’urto del Bodo. Prova a metterci esperienza e senso della posizione: ma non basta.
Guendouzi 5,5: Torna in campo dopo l’assenza di Bergamo. Lotta, corre e prova a sradicare palloni agli avversari. Ci riesce in parte.
Vecino 4,5: C’è il suo zampino in entrambi i gol subiti. In un primo tempo complicato, nel quale fatica a tenere palla, regala un assist al bacio per Isaksen, che avrebbe meritato migliore sorte. Sfortunato ad inizio ripresa: scivola e crea il buco che porta Saltnes al tiro vincente. Si lascia invece saltare troppo facilmente in occasione del raddoppio. Errore decisivo.
Isaksen 5: Per nulla intimorito dalle condizioni climatiche, si presenta a maniche corte, sfidando il freddo. Parte bene, con una bella discesa sulla destra, poi perde l’attimo decisivo, non calciando da posizione ravvicinata. Era l’unico ad avere dimistichezza con il campo sintetico. Non si è mai visto.
Pedro 5: Incapace di creare la minima difficoltà alla difesa avversaria. Assente, come il resto della squadra.
Zaccagni 5: Inizio shock: prima sbaglia un passaggio centrale per Pedro, portando ad una conclusione di Hauge; poi scivola e rischia l’infortunio. Fatica a trovare la posizione e i giusti meccanismi: già ammonito, rischia il secondo giallo, allontanando sotto gli occhi dell’arbitro un pallone. Nella ripresa scompare.
Dia 5: Baroni lo preferisce a Castellanos e gli affida le chiavi dell’attacco. Nel primo tempo, come spesso gli capita ultimamente, non tira mai in porta, ma prova a dare una mano alla difesa. Poco pericoloso.
Lazzari 5: Baroni lo inserisce nella ripresa, sperando di cambiare l’inerzia della gara: come Hysaj, soffre maledettamente Hauge.
Dele Bashiru 5,5: Chi si aspettava un ingresso in garo di dare una mano al centrocampo è rimasto deluso: le cose migliori le fa lottando in attacco su palloni sporchi.
Castellanos 5,5: La cosa migliore della gara è il suo rientro in campo.