Le valutazioni dei biancocelesti di Marco Baroni al termine del derby con la Roma, valido per la 32esima giornata di campionato. Le pagelle della Lazio
Lazio e Roma pareggiano il derby di ritorno, valevole per la 32esima giornata di campionato. Un pareggio che lascia i biancocelesti a quota 56, ad un punto dal Bologna e a tre dalla Juventus, che occupa la quarta posizione in classifica. La Roma di Ranieri resta a due punti di distanza. La sfida dell’Olimpico è terminata 1-1: al gol di Romagnoli, ha risposto Soulè con il classico tiro della domenica. La Lazio può recriminare per una lunga serie di occasioni create e non concretizzate: almeno tre le parate salva risultato di Svilar.
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Lazio-Roma, le pagelle
Mandas 6,5: Le prestazioni con Atalanta e Bodo Glimt gli regalano la maglia da titolare. Primo tempo da spettatore non pagante: si supera sul colpo di testa di Mancini, deviando la sfera con un colpo di reni eccezionale. Soulè lo beffa, con un tiro inaspettate e, oggettivamente imparabile.
Marusic 6,5: Torna sulla fascia destra e ingaggia un duello atletico con Saelemaekers (quando resta in piedi e tenta di tuffarsi). Attento, puntuiale, mai in difficoltà.
Gigot 6,5: Scelto per fronteggiare Dovbik nel gioco aereo e dal punto di vista fisico. Gioca una gara intelligente, non concedendo nulla, né all’ucraino, nè a Shomurodov.
Romagnoli 7,5: Gli ultimi due derby li aveva sofferti in modo evidenti (con enormi responsabilità sui gol subiti). Si rifà con gli interessi: dopo il miracolo di Svilar nel primo tempo, trova il gol del vantaggio, grazie ad uno stacco imperioso, in faccia a Mancini. Avrebbe meritato di essere la rete decisiva.
Pellegrini 7: Due settimane fa era fuori rosa, oggi gioca titolare nel derby. La vita di Luca Pellegrini è cambiata radicalmente nel giro di pochi giorni. Scodella sulla testa di Romagnoli il pallone che porta al gol del vantaggio. Poi prova a ripetersi: il suo cross trova la deviazione di Ndicka e il miracolo di Svilar, prima che Dia svenga.
Romagnoli domina la scena
Guendouzi 6,5: Parte discutendo con chiunque: arbitro, avversari e compagni. Attento in fase di copertura, non pulitissimo sulle palle in uscita. Nella ripresa sale in cattedra, prendendo in mano le redini del centrocampo. Sfiora il gol di testa.
Rovella 7,5: Una gara eccezionale: lotta, cuce, contrasta, svetta di testa, recupera palloni e prova anche il tiro. Il mago delle seconde e delle terze palle.
Isaksen 6,5: Due delle tre palle gol create dalla Lazio nel primo tempo portano la sua firma: Svilar gli dice di no prima alla conclusione ravvicinata di destro, poi a quella di sinistro dal limite dell’area: Sozza grazia Angelino che lo abbatte in contropiede e non è altrettanto magnanimo con lui. Nella ripresa parte forte, poi cala di rendimento. Esce stremato.
Dele Bashiru 5,5: La mossa a sorpresa dell’ultima ora. Ci mette fisicità, ma commette un paio di errori in uscita che potevano costare caro. In leggero ritardo sul gol di Soulè.
Zaccagni 6,5: Parte largo sulla sinistra e fatica a trovare il giusto feeling con Pellegrini. Prende un giallo esagerato (aveva preso prima il pallone, poi era franato sull’avversario). Dopo un’ora di gioco nella quale faticava ad entrare in scena, sale in cattedra: sfiora il gol con un tiro a girare. Esce (per crampi) nel momento in cui sembrava potesse incidere.
Castellanos 6: Non giocava una partita titolare in campionato dal 15 febbraio scorso. Partita generosa, ma in ritardo di condizione.
Pedro 6,5: Entra nel momento più difficile e cambia l’inerzia della gara: sfiora il gol, trovando il solito Svilar.
Dia 5: Sviene nel momento decisivo. Cade a due passi dalla linea di porta, con la porta vuota.
Noslin 5: Entra con il piglio giusto, ma poi sbaglia il tap-in decisivo, a pochi passi dalla porta.
Belahyane sv: Prova a far girare il pallone nel finale.
