In vista della partita di ritorno contro i norvegesi del Bodo/Glimt, dove la Lazio è chiamata a ribaltare la sconfitta della gara d’andata, potrebbe tornare utile ancora una volta qualche gol dei difensori
La Lazio di Marco Baroni non riesce ad abbattere il muro giallorosso nel derby e nonostante l’ennesimo gol di un difensore in questa stagione, alla fine esce un pareggio che non soltanto non accontenta nessuno, ma anzi lascia molto amaro in bocca all’ambiente biancoceleste per le tante occasioni da gol avute soprattutto dai propri attaccanti e non concretizzate anche alle grandi parate del portiere avversario.

Il solito grande spettacolo di tifo, passione, calore e attaccamento a quei colori e a quella storia che da sempre viene tramandata di padre in figlio. La tifoseria laziale ancora una volta si è superata nel regalare una scenografia degna di una quinta cinematografica che ha, almeno sugli spalti, come accade ad ogni stracittadina, stravinto il confronto con i dirimpettai dell’altra curva, ma anche incitato la squadra dal primo all’ultimo minuto. Una meravigliosa unione d’intenti che vedrà la sua sublimazione giovedì prossimo quando servirà la grande impresa per continuare a coltivare un sogno europeo.
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Cosa ci ha detto il derby
La difesa è il migliore attacco. Potremmo lanciare così la grande e attesa partita di Europa League contro i norvegesi del Bodo/Glimt alla luce di quanto è emerso anche dopo il derby contro la Roma. Il detto recita ovviamente l’esatto contrario, la miglior difesa è l’attacco, ma i gol importanti e decisivi che i difensori biancocelesti sono riusciti a realizzare in questa stagione danno una chance in più al tecnico biancoceleste. Il derby della Capitale ha vissuto, come tutte le stracittadine, su alcuni episodi che hanno poi determinato il risultato finale, e non possiamo certo dire che questi episodi siano girati a favore della Lazio, anzi.

Gli uomini di Baroni hanno infatti mostrato nell’arco di tutti i novanta minuti una freschezza inimmaginabile dopo la trasferta al Circolo Polare Artico, di soltanto 72 ore prima, che ha messo in seria difficoltà la squadra di Ranieri, imbattuta da 13 partite consecutive. Il portiere giallorosso Svilar è risultato nettamente il migliore in campo dopo aver sventato in maniera quasi miracolosa almeno 5 palle gol agli attaccanti della Lazio. Attaccanti che, purtroppo, ancora una volta hanno mostrato tanta difficoltà a concretizzare tutto ciò che di buono la squadra riesce a costruire e ancora una volta ci ha dovuto pensare un difensore, Romagnoli, arrivato al quinto gol stagionale, per vedere gonfiare la rete avversaria.
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La difesa è il miglior attacco
Un attacco quello della Lazio che sta vivendo una fase davvero di involuzione, dato che sono 8 giornate consecutive che non riesce a trovare la via del gol con un gol del proprio centravanti. Quel gol di Castellanos contro il Monza del 9 febbraio scorso resta l’ultimo squillo di un bomber biancoceleste, poi più nulla tra Noslin Dia, Tchaouna e lo stesso Castellanos rientrato dopo l’infortunio. Una mancanza colmata soltanto in parte da qualche gol di Isaksen, Zaccagni e Pedro, ma che per fortuna ha avuto il grande contributo dei difensori biancocelesti che, con lo splendido colpo di testa di ieri di Alessio Romagnoli, sono arrivati a quota 14 gol stagionali di reparto, di cui 10 in campionato e 4 in Europa League.

Un bottino che li piazza al secondo posto in Italia dietro l’Inter di Inzaghi e tra le migliori anche a livello europeo. Giovedì contro i norvegesi la Lazio è chiamata a segnare almeno tre gol per provare a strappare il pass per la semifinale e la latitanza dei gol degli attaccanti preoccupa non poco l’allenatore e i tifosi, potrebbero quindi tornare utili ancora una volta i gol dai calci piazzati dei difensori. Sono infatti numeri davvero incredibili quelli messi insieme dai componenti del reparto arretrato della Lazio: 5 gol Romagnoli, record personale assoluto, 4 Marusic, 2 Gigot e Gila, 1 Patric. 14 gol che hanno aiutato la Lazio a rimanere a galla quando l’attacco si è inceppato. Contro il Bodo/Glimt servono i gol di tutti per saltare l’ostacolo e continuare a coltivare un sogno chiamato Europa League.