Lazio, le tre spine di Baroni: ecco cosa non è piaciuto al tecnico nel derby

Il tecnico Baroni ha apprezzato lo spirito con il quale la squadra ha affrontato il derby, ma ha valutato in modo negativo tre episodi chiave: tre cose che non vuole più vedere in campo

Il gol di Soulè a metà ripresa, ha permesso alla Roma di pareggiare il derby e privato la Lazio di una vittoria più che meritata. I biancocelesti escono con un solo punto dalla stracittadina, consci di aver dominato per larghi tratti la gara e di non aver concesso praticamente nulla agli avversari. Mentre Svilar è stato premiato come man of the match, grazie ad almeno quattro interventi salva risultato (su Romagnoli, Isaksen, Pedro e la deviazione ravvicinata di N’Dicka), Mandas si è sporcato i guanti solo una volta: sul colpo di testa ravvicinato di Mancini.

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Tre spine per Baroni
Lazio, le tre spine di Baroni: ecco cosa non è piaciuto al tecnico nel derby

Il pareggio di Soulè è arrivato in modo quasi estemporaneo: una prodezza assoluta, con un tiro a girare dal limite dell’area di rigore, che ha sorpreso Mandas e l’intera retroguardia. L’allenatore della Lazio ha fatto i complimenti alla squadra per la prestazione nella cittadina con la Roma. Baroni è rimasto soddisfatto dalla prova dei suoi e dal modo in cui la Lazio ha saputo interpretare il derby con i giallorossi. Aveva puntato sulla concentrazione e sull’attenzione, chiedendo ai suoi di non aggredire alti gli avversari, evitando di ripetere gli errori commessi nella gara d’andata (quando i giallorossi superarono la pressione alta con dei lanci lunghi per Dovbyk, abile a fare da sponda per gli inserimenti dei compagni).

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Baroni, il primo episodio che non ha apprezzato

In novanta minuti la Lazio non è mai andata in affanno: ha controllato piuttosto agevolmente la gara ed ha creato una lunga serie di palle gol. Baroni ha applaudito la prestazione dei suoi: è rimasto piacevolmente sorpreso dal modo in cui la Lazio ha interpretato i novanta minuti di gioco. L’unica cosa che non ha apprezzato, è stata la gestione di tre episodi chiave: che potevano e dovevano avere un epilogo diverso. Tre errori che, purtroppo, sono risultati decisivi per il risultato finale.

Lazio-Roma Dele Bashiru
Baroni, il primo episodio che non ha apprezzato – lalazio.com – Frame Youtube

Il primo riguarda la marcatura troppo leggera con la quale Dele Bashiru si è opposto (?) a Soulè in occasione del gol del pareggio della Roma. Il nigeriano (che già non era stato esente da responsabilità nella gara con il Torino, in occasione della rete granata) ha lasciato troppo spazio al fantasista giallorosso. Avrebbe dovuto opporsi con maggiore attenzione e forza e marcare con più intensità l’avversario. Anche se Soulè ha preso di sorpresa tutti, con una giocata improvvisa, il centrocampista avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione in marcatura.

Dia, errore clamoroso a due passi

Gli altri due episodi che hanno deciso la partita e che hanno fatto infuriare il tecnico della Lazio Marco Baroni, sono stati gli errori dei due attaccanti sotto porta. Dia e Noslin hanno fallito due incredibili palle gol. Che in un derby non si possono sbagliare. Il centravanti senegalese ha avuto sui suoi piedi l’occasione migliore: N’Dicka e Svilar hanno rischiato il patatrack, lasciando il pallone a due passi dalla porta vuota.

Lazio-Roma errore Dia
Dia, errore clamoroso a due passi – lalazio.com – Frame Youtube

Dia è scivolato due volte, ha perso l’equilibrio con la porta vuota davanti ai suoi occhi e non è riuscito a insaccare il più facile dei gol. Un mix di sfortuna e goffaggine. Che conferma il suo stato di forma non eccezionale. Non segna un gol da due mesi (15 febbraio Lazio-Milan) ed ha manifestato un calo preoccupante. In vista del finale di stagione Baroni avrebbe bisogno di ritrovare il suo smalto per giocarsi il tutto per tutto.

Noslin, un errore che grida vendetta

Stesso discorso per Noslin, che ha fallito un’occasione clamorosa in uno degli ultimi corner della partita. Quando era già iniziato il recupero, l’attaccante olandese ha sfruttato la sponda di Guendouzi e con un buon movimento, si è ritrovato a due passi dalla porta di Svilar. Noslin è andato incontro al pallone, ma ha lisciato completamente l’impatto con il sinistro, per poi deviare la sfera con la coscia destra. Mandando il pallone sul fondo.

Lazio-Roma errore Noslin
Noslin, un errore che grida vendetta – lalazio.com – Frame Youtube

La reazione di Romagnoli (che era a due passi dall’olandese) è stata chiara: il difensore della Lazio si è messo le mani nei capelli ed è tornato verso il centrocampo: quasi incredulo. Stessa sensazione di tutti i tifosi. Noslin ha ciccato il pallone più importante della stagione. Anche lui era stato protagonista di un buon avvio di stagione (gol decisivi con Genoa e Torino e tripletta in Coppa Italia al Napoli), ma poi si è perso miseramente. Non segna da dicembre e non ha sfruttato le occasioni che gli sono state date. Anche quando Castellanos è rimasto fuori per infortunio.

Le tre spine per Baroni

L’errore in copertura di Dele Bashiru, quelli sotto porta di Dia e Noslin: Baroni riflette su queste situazioni di gioco, che hanno evidenziato i limiti di alcuni calciatori. Il centrocampista nigeriano regala fisicità e intraprendenza (a Bergamo era stato decisivo), ma non eccelle per attenzione e si dimostra ancora indietro dal punto di vista difensivo. I due attaccanti vivono da tempo difficoltà enormi sotto porta e al momento sembrano incapaci di incidere.

BAroni
Le tre spine per Baroni – Lalazio.com – La Presse foto

Tre spine che pungono l’animo del tecnico. Tre situazioni sulle quali Baroni deve provare a lavorare. La Lazio deve cercare di rimontare il 2-0 contro il Bodo Glimt in Europa League e poi gettarsi a capofitto sul finale di stagione. La corsa europea è entrata nel vivo e le distanze sono minime: vietato sbagliare ancora. Impossibile concedere altri errori gratuiti.

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