I fatti, i personaggi e le gare più importanti che si sono disputate il 17 aprile nella storia della Lazio: due compleanni da festeggiare e una serie di successi
Il compleanno di un giocatore che ancora oggi milita nella rosa biancoceleste ( e tra i più presenti nella storia), quello di un elemento che con i suoi gol ha portato alla Lazio un trofeo e una serie di vittorie prestigiose. Il 17 aprile è una data che rievoca alcuni importanti momenti nella storia del club capitolino. In questa data ci sono state anche alcuni successi di spessore: alcuni arrivati grazie a delle vere e proprie prodezze.
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A festeggiare il compleanno sono due calciatori dalla storia e dalle caratteristiche diverse, ma che possono essere accumunati da un destino che sembra simile: entrambi sono arrivati alla Lazio e nella loro prima stagione hanno vissuto un periodo difficile, accompagnato dalle contestazioni dei tifosi. Tutti e due, sono riusciti ad uscire dal momento difficile e conquistarsi fiducia e una maglia da titolare.
17 aprile, tanti auguri a Stefano Fiore
Il 17 aprile del 1975 nasce a Cosenza Stefano Fiore. Uno dei centrocampisti più completi e tecnici della recente storia biancoceleste. Arrivato nella capitale l’estate del 2001, è stato protagonista di una prima stagione negativa (sotto la guida di Zaccheroni) che gli ha precluso (dopo l’ottimo Europeo disputato da protagonista nel 2000 in Francia) di essere convocato per i Mondiali coreani. Con Roberto Mancini in panchina, la stagione successiva, Fiore rinasce. Gioca da esterno destro (interpretando il ruolo in modo del tutto personale) e diventa un vero e proprio trascinatore.
La stagione successiva è il protagonista assoluto della doppia finale di Coppa Italia con la Juventus, squadra alla quale ha sempre segnato una valanga di gol. Nella gara d’andata, disputata allo stadio Olimpico, segna una splendida doppietta e si ripete anche al ritorno, realizzando la rete del definitvo 2-2. Con la maglia della Lazio Stefano Fiore ha segnato trenta reti in tre stagioni: numeri più vicini a quelli di un attaccante che di un centrocampista. Ed ha vinto la Coppa Italia nel 2004.
Buon compleanno a Patric: un guerriero con la Lazio nel cuore
Nello stesso giorno, la Lazio festeggia il compleanno di Patric Gabarron. Arrivato nella capitale l’estate del 2015, il difensore spagnolo è all’undicesima stagione con la maglia della Lazio. I biancocelesti lo hanno prelevato dal Barcellona B e lo hanno portato a Formello: dopo le prime stagioni sotto la guida di Pioli (che lo utilizzava come terzino destro), è stato trasformato prima da Simone Inzaghi in un braccetto della difesa a tre, per poi diventare con Sarri un vero e proprio centrale difensivo.
Si è conquistato, a suon di ottime prestazioni, la fiducia dei tecnici che si sono succeduti sulla panchina biancoceleste e quella dei tifosi, che dopo un iniziale scetticismo, lo hanno eletto idolo. Patric li ha conquistati con le sue prestazioni e la grinta che ha sempre profuso in campo. Ad oggi ha collezionato 228 presenze con la maglia biancoceleste, ed ha segnato sei reti.
Arezzo, Bologna e Catania: tre successi in trasferta
Il 17 aprile la Lazio ha portato a casa tre vittorie prestigiose lontano dall’Olimpico. Tre successi che hanno permesso al club biancoceleste di guadagnare punti importanti per i propri obiettivi. Nel 1988 i biancocelesti hanno sconfitto l’Arezzo 1-0 con rete di Gabriele Savino: un successo fondamentale per la corsa verso la Promozione. Nel 2005 invece gli uomini di Papadopulo si sono imposti in trasferta sul campo del Bologna di Carlo Mazzone. Un successo che risulterà decisivo per la salvezza. Oddo e Rocchi hanno ribaltato l’iniziale vantaggio felsineo firmato da Giunti.
Infine, il 17 aprile del 2011, la Lazio di Reja (in un’improbabile maglia verde) espugna il Massimino di Catania ottenendo un successo importantissimo nella corsa europea. Una vittoria prestigiosa, per 4-1 contro gli etnei guidati in panchina da Diego Pablo Simeone. Una vittoria arrivata grazie alle prodezze di Hernanes e Mauro Zarate, autore di due assist e uno splendido gol su calcio di punizione. Le altre reti portarono la firma di Floccari e Stefano Mauri.
