Clamoroso Bodo. Ha scelto un Mental Coach dal passato oscuro: “Ha bombardato la Libia”

Un tenente colonnello dell’esercito norvegese segue da qualche tempo la squadra del Glimt per migliorare la tenuta mentale

Un pericolo in più. Per la Lazio e per tutti i giocatori biancocelesti. La rimonta è già difficile di suo, ma Baroni e compagni si dovranno misurare non tanto e solo con i giocatori del Bodo Glimt e col suo allenatore, ma anche in qualche modo con un avversario particolare. Un uomo che col calcio c’entra poco o nulla, ma che fa parte della squadra norvegese, ha un passato di tutto rispetto e molto particolare, visto che è un ex pilota di caccia e che nella sua vita ha anche bombardato obiettivi sensibili. Insomma, un militare che ha avuto a che fare con la pressione e con situazioni estreme e che da un po’ fa parte del Bodo e segue i giocatori come loro mental coach. Un connubio che dura da un po’ e che sta portando buoni risultati.

Bodo Glimt
Clamoroso Bodo. Ha scelto un Mental Coach dal passato oscuro: “Ha bombardato la Libia” (Ansa Foto) Lalazio.com

Per il Bodo è una persona importante, uno di quelli che fa parte integrante del gruppo che è allenato e seguito da anni da Kjetil Knutsen, anzi si dice che sia proprio il forte e bravo tecnico che abbia avuto l’intuizione tempo fa di far conoscere questa persona ai giocatori. E si sta rivelando un’idea incredibile, visti anche i risultati di questi ultimi anni. Il suo nome è Bjorn Mannsverk, ed è un ex pilota di caccia col grado di tenente colonnello. Il suo arrivo è stato dettato dal fatto che l’allenatore del Bodo aveva perplessità sul fatto che la sua squadra fosse molto brava, forte e autoritaria in casa, ma l’esatto opposto in trasferta. Proprio non riusciva a spiegarselo.

“Allenare e fortificare la testa per raggiungere l’obiettivo”

I risultati erano lì a testimoniarlo e non riusciva a venirne a capo, come se in casa ci fossero determinate sicurezze mentre fuori tutto svanisse all’istante. E i numeri sono inequivocabili: 9 successi e una sconfitta all’interno dell’Aspmyra Stadion, mentre fuori 4 sconfitte, 3 successi e 2 pareggi fuori. E così dal 2017 ecco che arriva Bjørn Mannsverk, 56 anni, ex pilota di caccia della marina. E non uno qualsiasi, ma un soggetto di tutto rispetto che nel 2011, partecipa a diverse operazioni della NATO che bombardarono la Libia di Gheddafi. Una cosa, racconta lui, che non lo faceva impazzire, ma era il suo lavoro.

Bjorn Mannsverk
“Allenare e fortificare la testa per raggiungere l’obiettivo” (Ansa Foto) Lalazio.com

La vita militare finisce e si trasferisce proprio a Bodo dove ha inizio un’altra vita, sempre nella marina, anche se poi ecco che ha deciso di virare e diventare un vero e proprio mental coach. “Mi ci chiamano loro, i ragazzi, ma io sono solo uno che cerca di dare consigli trasmettendo quelli che sono i miei principi della vita per stare bene con sé stessi e con gli altri e lo sport non è così tanto differente dalla vita militare“, spiega lui ogni volta che glielo chiedono. Prima e durante il suo lavoro al Bodo ha scritto due libri: “Kampklar” e “AutoPilot”. Da un giorno è nella capitale insieme al Bodo per centrare una semifinale storica per il Bodo e per il calcio norvegese, Lazio permettendo.

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