Il giovane portiere della Lazio protagonista di questo finale di stagione, tenta di guardare avanti ma non è facile
I giorni più difficili. Quella della partita e quello dopo la gara. Lazio-Bodo resterà per diverso tempo una delle pagine più deludenti e più dure da mandar giù della storia laziale. In Europa, la delusione più recente era stata la gara col Salisburgo, con la squadra biancoceleste in vantaggio per 4-2 per la vittoria nella gara d’andata e avanti 1-0 in trasferta a venti minuti dalla fine circa, con Immobile e compagni che si fecero recuperare e rimontare nel giro di dieci minuti e tutto svanì in pochi istanti. Quella serata rimase per diverso tempo nella testa e nel cuore dei tifosi, ma quella di Lazio-Bodo, probabilmente, resterà per anni nella memoria di tutti. La squadra a Formello era quasi incredula che fosse accaduto quello che è successo, anche se è necessario rialzarsi all’istante per preparare le sei gare di campionato.

Una delle immagini più belle e positive di queste ultime settimane è senza dubbio Christos Mandas che ha preso all’improvviso il posto di Provedel e sta facendo benissimo. Se la Lazio ha potuto alimentare la speranza di una rimonta, gran parte lo si deve a lui che in Norvegia si è messo davanti alla porta e oltre i due gol non ha fatto passare più nulla, un po’ per bravura, per il posizionamento e anche perché gli attaccanti del Bodo non sono stati all’altezza della situazione.
Mandas: “Andiamo avanti, niente è finito”
Ad ogni modo L’estremo difensore della Lazio è stato il grande protagonista della serata a Bodo e anche all’Olimpico dove è stato pronto e bravo a respingere quelle poche occasioni che hanno avuto i norvegesi, magari sul gol loro non sarà stato impeccabile anche se il colpo di testa era a due passi e schiacciato a terra, quindi con il rimbalzo non era semplice prendere il tempo, non lo è mai in questi casi. Era distrutto anche lui, soprattutto durante i rigori, lui che non si sente proprio uno portiere in grado di fermarli, anche se si vuole specializzare e allenarsi duramente proprio su questo aspetto.

Il suo ingresso al posto di Provedel è stato ottimo, tanto che Baroni, che aveva deciso di alternarli in qualche modo, lungo il cammino e lungo le partite, ci ha ripensato perché il giovane portiere greco era in gran forma e non voleva rompere l’incantesimo. Ora però, proprio per il ruolo che sta avendo, ha cercato di dare una carica speciale ringraziando i tifosi e cercando di far capire che la Lazio è una famiglia e che bisogna ripartire alla svelta.