L’eliminazione dall’Europa League porta il club a valutare con attenzione il futuro. Il tecnico torna in discussione e arrivano voci anche sul direttore sportivo
Una deluzione cocente. Una sconfitta arrivata ai calci di rigore e capace di rovinare un cammino europeo che si era dimostrato esaltante e ricco di soddisfazioni. La Lazio saluta l’Europa League tra i rimpianti. Con il Bodo Glimt è stata protagonista di una gara incredibile, fatta di gol, emozioni e occasioni perse. I tre gol segnati (con tutti e tre gli attaccanti a disposizione: Castellanos, Noslin e Dia), non sono bastati a ribaltare il 2-0 della gara d’andata e a portare i biancocelesti in semifinale.
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L’eliminazione rischia di pesare in modo pesante sul presente e sul futuro. Nelle ultime sei gare di campionato (Genoa, Parma, Empoli, Juve, Inter e Lecce) gli uomini di Baroni si giocano tutto: in palio ci sono punti importanti, che delineeranno il posizionamento finale della squadra in campionato e lo scenario in vista del futuro. Risultati che potrebbero essere decisivi per il futuro dell’allenatore. E non solo…
La qualificazione europea decisiva per il futuro: Lazio sempre in Europa dal 2016
La distanza tra le concorrenti ad un posto in Europa è talmente corta, che oggi i biancocelesti possono passare da una possibile qualificazione in Champions (la Juventus, attualmente quarta, dista solo tre punti e tra quattro giornate ci sarà lo scontro diretto allo stadio Olimpico), ad una stagione senza nessuna qualificazione europea: in base alle finaliste di Coppa Italia si capirà se il sesto posto sarà utile per l’Europa League o la Conference League. Esiste un forte rischio che la settima in classifica (nel caso in cui Bologna e Milan vadano in finale di Coppa Italia e si piazzino dal sesto posto in giù) resti fuori dai giochi.
La società considera fondamentale un piazzamento in Europa il prossimo anno. L’ultima volta in cui i biancocelesti fallirono la qualificazione ad una competizione europea, risale alla stagione 2015-16, il secondo anno di Pioli, che venne sostituito in corsa da Simone Inzaghi in panchina. Nei cinque anni con il tecnico piacentino alla guida, si sono collezionate quattro partecipazioni all’Europa League e una in Champions; Sarri ha portato la Lazio una volta in Europa League (trasformatasi poi in Conference dopo i gironi) e una volta in Champions, mentre lo scorso anno Tudor (grazie ad una rimonta nel finale) ha agganciato l’ultimo posto utile per l’Europa League.
Baroni torna in dubbio: e su Fabiani…
L’eminazione in Europa e i dubbi sul piazzamento finale della squadra, portano il club a rimettere tutto in discussione. Baroni, secondo quanto pubblicato oggi da Repubblica, torna in bilico. Nonostante il discorso fatto dai dirigenti alla squadra (e nel quale era stato confermato fino al 2027), l’allenatore della Lazio non è certo della sua permanenza sulla panchina biancoceleste nella prossima stagione. Tutto dipenderà da come i biancocelesti finiranno la stagione. La qualificazione in Europa potrebbe essere decisiva.
Ma c’è anche un’altra, clamorosa novità (tutta da verificare). Secondo quanto riportato dal portale salernonotizie, Angelo Fabiani è in pole position per il ruolo di Direttore Sportivo della Salernitana nella prossima stagione. Walter Valentini che attualmente ricopre questa carica, saluterà i granata al termine della stagione: un addio già deciso. “In pole – secondo quanto riportato – per prendere il suo posto c’è Angelo Fabiani (attualmente alla Lazio), profilo già conosciuto dalla piazza granata e che sicuramente dividerà la tifoseria per i precedenti trascorsi con Lotito presidente”.
