Lazio, troppe occasioni perse: rimpianti che rischiano di pesare

Lazio, troppe occasioni perse in questa stagione: rammarichi per punti sciupati e rimonte subite. I dettagli decisivi nella corsa all’Europa sono fondamentali

Sbloccare la partita per poi farsi rimontare. Quante occasioni gettate al vento in questa stagione, rischiano ora di diventare un rimpianto difficile da smaltire. In Europa League – come riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – è stato un esempio lampante, con il ritorno contro il Bodø/Glimt che ha mostrato tutte le difficoltà della Lazio: sfida in salita dopo i 90 minuti in Norvegia, rimessa in piedi con carattere, ma poi compromessa una volta che la squadra è calata.

Marco Baroni
Lazio, troppe occasioni perse: rimpianti che rischiano di pesare (LaPresse Foto) – Lalazio.com

La Lazio si è sciolta sul più bello. È passata in vantaggio nel doppio confronto e non è riuscita a resistere, facendo sfuggire una qualificazione storica che non si vedeva da 22 anni, mai nell’era Lotito. Quello di giovedì è stato l’ennesimo esempio delle difficoltà di una squadra che troppo spesso non è riuscita a reggere la pressione dei tentativi di rimonta delle avversarie.

In Serie A, ben 13 punti sono stati sciupati da vantaggi iniziali, un dato che sta facendo la differenza nella corsa alle competizioni europee. La classifica è talmente corta che ogni punto perso si trasforma in un potenziale rammarico.

Il primo ko risale alla trasferta di Firenze del 22 settembre. La Lazio era in vantaggio grazie a un colpo di testa di Gila, ma poi è stata ribaltata nella ripresa, con due rigori trasformati da Gudmundsson (il secondo praticamente a tempo scaduto). Pochi secondi prima della doppietta dell’islandese, Guendouzi aveva colpito un palo. Beffa totale nel recupero.

Lazio, troppe rimonte subite

Oltre a quella con i viola, ci sono altre cinque vittorie di campionato che la Lazio ha perso, nonostante sia passata per prima. Si tratta dei pareggi casalinghi contro Atalanta, Como, Napoli, Torino e Roma. Partite dal coefficiente di difficoltà diverso, ma tutte con lo stesso denominatore comune: 1-0 per i biancocelesti, ma successo vanificato da distrazioni, sia collettive che individuali.

Delusione dei giocatori della Lalazio.com 20250421
Lazio, troppe rimonte subite (LaPresse Foto) – Lalazio.com

Il 28 dicembre contro l’Atalanta mancavano pochi minuti per portare a casa i tre punti: al 27’ Dele-Bashiru aveva segnato, ma all’88’ Brescianini aveva pareggiato. Il 10 gennaio, altro 1-1 con il Como: gol di Dia al 34’, pari di Cutrone al 72’. La Lazio era rimasta in dieci per l’espulsione di Tchaouna. Il 15 febbraio, invece, altro pareggio 2-2 con il Napoli, in cui la Lazio avrebbe potuto anche vincere senza il gol di Dia nel finale. Raspadori e l’autogol di Marusic avevano ribaltato il vantaggio biancoceleste.

Gli ultimi due precedenti sono stati altri 1-1. Nel posticipo con il Torino, il gol di Marusic era stato annullato da quello di Gineitis. La stessa cosa è successa contro la Roma, il 13 aprile, prima del ritorno con il Bodø. Romagnoli aveva portato in vantaggio la Lazio, ma il pareggio di Soulé aveva chiuso i conti.

LEGGI ANCHE… Lazio-Bodo, la verità sui rigori: ecco perchè hanno calciato Noslin, Tchaouna e Taty

L’eliminazione europea ha fatto emergere un altro difetto della Lazio: l’incapacità di gestire i momenti delicati. Con i norvegesi, l’obiettivo di passare il turno era ormai a portata di mano, sarebbe bastato difendere nei quindici minuti finali dei supplementari. Un difetto che va risolto al più presto. La via per l’Europa passa dai dettagli e dalle rimonte respinte.

Gestione cookie