Il difensore della Lazio, romano e anche tifoso, è rientrata in pianta stabile all’interno della squadra e ora le cose funzionano meglio
Da buon gregario, a epurato fino ad essere indispensabile o quasi. Lo strano e quanto mai curioso caso di Luca Pellegrini è una delle tante situazioni che, ogni tanto, accadono in casa Lazio. Nella storia della società biancoceleste ci sono vicende curiose e particolare, altre anche inspiegabili e quella del terzino laziale, per come si è sviluppata in questa stagione, sembra essere tra queste. Già perché la sua esclusione a inizio febbraio dalla rosa di prima squadra sia per il campionato, sia per l’Europa League è stata alquanto bizzarra, soprattutto perché, in piena epurazione, il 25 febbraio, per una singola partita di coppa Italia con l’Inter a San Siro, è tornato a disposizione per sessantuno minuti, per poi sparire di nuovo e tornare pienamente a regime e in squadra qualche giorno prima della fine di marzo. Cosa sia successo lo sa solo Baroni, anche perché lo stesso Pellegrini, il procuratore e la famiglia ancora non hanno ben capito cosa sia successo.

Si è sempre parlato e discusso di problemi di carattere comportamentale, visto che, ufficialmente, la decisione è stata presa da Marco Baroni in persona, anche se la situazione stride un po’ perché, coincidenza volle, che proprio in quel periodo, il giocatore avesse rifiutato più destinazioni, come a Como o in Turchia al Galatasaray, ma Luca non ha voluto lasciare la Lazio. E, il caso ha voluto che venisse fatto fuori, anche perché, si sussurra che il ragazzo non abbia preso benissimo una sua esclusione in vista di una gara di campionato e poi in Europa e non l’avesse presa benissimo, con Baroni che se la legò al dito anche per alcuni risposte e atteggiamenti in campo e durante gli allenamenti.
Un gran rientro, ora Pellegrini le può giocar tutte
Il rientro ufficiale c’è stato prima della gara col Torino, con il terzino che ha giocato diciasette minuti entrando al posto di Hysaj e da lì è stato un crescendo anche perché con l’Atalanta è tornato a pieno regime entrando al posto dell’infortunato Tavares e da lì non è più uscito, mostrando anche uno stato di forma e di grazia anche soprattutto col Genoa, visto che è stato suo l’assist per il bellissimo gol di Castellanos a Marassi. Ma oltre a questo è proprio tornato in possesso del suo ruolo non solo in campo ma anche all’interno della rosa, con tanti giocatori, suoi amici, vedi Rovella, che sono stati sollevati una volta che è tornato in squadra.

In questa parte finale di stagione, il suo reintegro è fondamentale anche perché Baroni può conare su un giocatore di ruolo e di piede sinistro e avere uno come lui sulla fascia sinistra è fondamentale. Si è notata la sua presenza sia nel derby contro la Roma, dove ha giocato un’altra bella partita, ma soprattutto a Genova dove, probabilmente, è stata una delle sue più belle prestazioni con la maglia biancoceleste: autoritaria, di classe e con una discreta prepotenza.