E’ uno dei giocatori importanti della Lazio, ma adesso il centrocampista vuole prendersi una rivincita e soprattutto raggiungere un obiettivo
Senza di lui quasi non si può cominciare a giocare a pallone quando scende in campo la Lazio. Per Baroni è un calciatore fondamentale, quando non c’è la differenza si vede e si nota in maniera incredibile, basta vedere quel che è successo col Bodo Glimt all’andata. Forse, con lui in campo non cambiava niente, ma tanti pensano l’esatto contrario, campo o non campo, con Nicolò Rovella tra i titolari le cose magari potevano andare diversamente, forse Guendouzi avrebbe giocato senza affanni o assilli particolari e forse ci sarebbe stata un’aggressività e un attenzione diversa. Forse. La controprova non ci sarà mai, ma c’è la prova che quando questo ragazzo gioca chi sta accanto a lui gioca meglio ed è lo stesso per la squadra che, con lui in mezzo, gira decisamente meglio.

Rovella è uno dei giocatori, se non proprio il giocatore che rispetto all’anno scorso ha fatto un salto incredibile anche e soprattutto di livello. E’ come se avesse fatto un balzo in avanti di tre o quattro anni di maturazione in una sola volta. E’ carismatico tatticamente, sempre al posto giusto nel momento giusto ed è costante nel rendimento. Non ha solo e tutti pregi, ma ancora qualche picoclo difetto da correggere, come le ammonizioni, anche perché 17 gialli in 39 partite sono davvero eccessivi. Troppi per un giocatore, figuriamoci per un centrocampista. E’ vero che segna pure poco, ma su questo si può solo migliorare.
Quel gol annullato al Tardini grida vendetta: è ora di riprenderselo
Di sicuro, nonostante questi difetti e soprattutto quel maledetto vizietto con i gialli, è un giocatore che vorrebbero in tanti, primi fra tutti una squadra come il Liverpool che non è proprio l’ultima arrivata. Tutt’altro. E’ una delle big d’Europa, la prima della Premier. E poi, se uno come Spalletti lo considera fondamentale, perché è diventato un vero e proprio “tuttocampista“, il play moderno che tutti inseguono, un giocatore che sa fare tutto lì in mezzo, impostare, contrastare e fare anche assist.

Adesso davanti c’è il Parma e una partita da vincere a tutti i costi per coltivare e alimentare il sogno legato alla qualificazione in Champions. Se dici Parma, però, per Rovella non può non venire in mente quel gol annullato al Tardini in modo pazzesco. Una rete che l’arbitro aveva dato, che aveva fatto esultare Nicolò, ma con un urlo che è tornato indietro e strozzato in gola. Sarebbe stato il suo primo gol con la maglia della Lazio. Ecco se non è un’ossessione, poco ci manca.