Accadde oggi 26 Aprile: una vittoria nel segno di due bomber unici

I fatti, i personaggi e le gare più rappresentative giocate dalla Lazio mella sua storia il 26 di aprile. Una vittoria firmata da due attaccanti

Una vittoria arrivata grazie ai gol segnati dai tre calciatori di maggior spessore tecnico della rosa di Dino Zoff. Un successo che permette ai biancocelesti di ottenere una vittoria importante e di rialzare la testa in vista del finale di stagione. Il 26 aprile del 1992, la Lazio sconfigge la Cremonese e rialza la testa in campionato.

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26 aprile
Accadde oggi 26 Aprile: una vittoria nel segno di due bomber unici – LALAZIO.COM – La presse foto

Nello stesso giorno, il mondo biancoceleste festeggia il compleanno di un difensore particolarmente amato dal pubblico. Uno stopper in grado di sopperire ad alcune laciune tecniche con la grinta e la grande caparbietà: che gli hanno permesso di scrivere alcune tra le pagine più belle ed emozionanti della recente storia della Lazio.

26 Aprile 1992, la Lazio batte la Cremonese 3-2

Un successo più sofferto del previsto, contro una squadra già retrocessa, ma che ha onorato al meglio la gara. La Lazio batte la Cremonese 3-2 e a uattro giornate dalla fine del campionato, rilancia le proprie ambizioni europee. La gara verrà ricordata come quella in cui sono andati a segno tutti calciatori legati alla Lazio: Riedle, Doll e Sosa (che vestono la maglia biancoceleste), Dezotti (che l’ha indossata nella stagione 88-89) e Dario Marcolin, già acquistato dalla Lazio in vista della stagione successiva.

Lazio-Cremonese 1992
26 Aprile 1992, la Lazio batte la Cremonese 3-2 – lalazio.com

Una vittoria che permette alla Lazio di credere nel sogno europeo. Che rimarrà però chiuso nel cassetto. La Lazio incapperà in tre sconfitte consecutive contro Milan, Foggia (nel giorno in cui i biancocelesti chiuderanno l’acquisto di Beppe Signori dai pugliesi) e Sampdoria, prima di chiudere con un successo contro il Cagliari nell’ultimo turno.

Tanti auguri a Gigi Corino

Mi diverto solo se….solo se gioca Corino, gioca bene o gioca male, lo vogliamo in nazionale. Un coro, uno slogan, coniato per lui dalla tifoseria biancoceleste e che spiega meglio di qualsiasi altra parola il rapporto tra il pubblico laziale e il difensore campano. Tra un campione svogliato e un calciatore tignoso, capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di dare sempre tutto per la causa, il tifoso biancoceleste non ha dubbi su chi idolatrare. E Gigi Corino, pur non essendo dotato di una classe sopraffina o di piedi fatati, è stato uno dei calciatori più amati dal pubblico, che ne ha sempre apprezzato lo spirito, la grinta e la lazialità. “Anche perchè io alla Lazio mi ci sono affezionato davvero. Quando vieni a Roma e capisci la differenza tra i tifosi laziali e i romanisti la scelta è obbligatoria”.

Luigi Corino
Tanti auguri a Gigi Corino – lalazio.com –

Gigi Corino nasce a Benevento il 26 aprile del 1966. Con la Lazio gioca tre campionati. “ La mia prima gara fu una trasferta a Torino, contro i granata. Vincemmo uno a zero con un gol di Ruben Sosa nel finale. Ricordo che lo stadio era pieno di tifosi laziali. L’ultima a Genova contro la Sampdoria. Ero reduce da un lungo infortunio e mister Zoff mi rimise in campo: vincemmo 3-4 e chiudemmo la stagione al terzo posto”. Corino arriva nella capitale per completare il pacchetto arretrato e diventare una valida alternativa a Cristiano Bergodi e Angelo Gregucci. “Ero un difensore rapido e aggressivo. In quegli anni si giocava a uomo. Un tipo di marcatura che esaltava le mie doti”.

Corino e il rapporto con Gascoigne

Gigi lega il suo nome a Paul Gascoigne. “A Gazza ho voluto bene davvero. E lui ne voleva a me. Quando era solo, quando la compagna era a Londra, io passavo tanto tempo con lui. Durante il ritiro estivo Zoff mi chiese di stargli vicino, perchè aveva capito che aveva bisogno di qualcuno che gli facesse compagnia nei momenti in cui si sentiva solo. Ed era così. Tra di noi scoppiò la scintilla. Paul diceva sempre che tra tutti i giocatori io ero quello che avrebbe potuto giocare meglio in Inghilterra per le mie caratteristiche. Per me fu un onore stare spesso con lui. Una persona squisita, che amava aiutare tutti. In campo e non”.

Corino e Gascoigne
Corino e il rapporto con Gascoigne – lalazio.com –

Una volta Paul si fa stampare una maglia con in primo piano il figlio di Gigi (appena nato) completamente nudo, con la scritta: “Con questi attributi ce la giochiamo con tutti”. Maglie che naturalmente distribuisce a tutti i compagni. Un pomeriggio si fa venire a prendere da Gigi a casa per portarlo all’allenamento. Gazza gli chiede di salire e di attenderlo un attimo, ma appena Corino sale, viene chiuso in casa, con l’inglese che, una volta presa in prestito la macchina del difensore, raggiunge Tor Di Quinto. Naturalmente quando Zoff gli chiede che fine avesse fatto Corino, Paul, angelicamente, risponde che non ne ha idea. “Una volta si piazzò nei pressi di una fontana con l’acqua corrente. Quando arrivò il figlio di Pin iniziò a giocherellare con lui, ma ad un certo punto lo prese per le gambe e lo mise sotto sopra con la testa dentro l’acqua. Pin se la prese tantissimo”.

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