Marco Baroni sarà confermato alla guida della Lazio del prossimo anno? Così come è stato annunciato di fronte ai calciatori, rimarrà in biancoceleste fino al 2027 o lo scenario è destinato a cambiare? La situazione…
Cinque finali; cinque gare per delineare il presente ed il futuro. Attraverso le prossime cinque gare, la Lazio capirà l’andamento finale della stagione: dopo l’eliminazione dall’Europa League, per mano del Bodo Glimt, i biancocelesti puntano tutto sul campionato. A conque turni dalla fine del torneo, la Lazio si trova ad un punto dal quarto posto (attualmente occupato dal Bologna), a pari punti con la Juventus e a più due sulla Roma. Con la Fiorentina in agguato.
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Il finale di stagione (ricco di scontri diretti e di gare delicate), deciderà la posizione finale dei biancocelesti e renderà i contorni meno offuscati. La Lazio può chiudere in maniera trionfale (centrando una storica qualificazione in Champions league), in modo positivo (confermando la qualificazione in Europa League), terminare con il contentino della Confernce League (che clamorosamente potrebbe portare la sesta in classifica a cimentarsi in questa comopetizione) o restare con il cerino in mano.
Baroni, il futuro dipende da un fattore
Tutto dipenderà dal finale di stagione: la Lazio ospiterà all’Olimpico il Parma di Chivu (nella sfida che andrà in scena domani, 28 aprile alle ore 20:45, posticipata a seguito dei funerali di Papa Francesco), la Juventus dell’ex Tudor, in uno scontro diretto che si annuncia infuocato e il Lecce, nell’ultimo turno di campionato. In trasferta sarà invece impegnata sul campo dell’Empoli e a Milano, contro l’Inter. Cinque sfide “vere”. Contro cinque avversari in lotta per i rispettivi obiettivi. La squadra biancoceleste affronterà tre squadre in lotta per non retrocedere, la candidta numero uno allo scudetto e una delle avversarie dirette per la corsa alla Champions.
Il calendario non risulta essere tra i più semplici. Bisognerà invertire la rotta nei match casalinghi. Allo stadio Olimpico infatti, la Lazio ha balbettato in modo evidente nell’ultimo periodo, collezionando una sola vittoria (con il Monza, il nove febbraio scorso).Solo modificando il trend interno, sarà possibile sperare di ottenere un finale di stagione positivo. Che permetterebbe anche al tecnico di essere confermato in vista della prossima stagione.
Baroni sarà confermato? Tutto dipenderà dalle ultime cinque gare
A Baroni è stata rinnovata la fiducia alla vigilia della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta. Il Direttore Sportivo Angelo Fabiani aveva parlato a nome della società davanti ai calciatori, ribadendo un concetto chiaro: “Il tecnico starà con noi fino al 2027. Quindi, niente alibi o scuse. Da adesso si deve tornare a fare punti”. La scossa c’è stata: la Lazio ha battuto Atalanta e Genoa in trasferta, pareggiato (con rammarico) il derby e battuto (nei 120′ all’Olimpico il Bodo Glimt). L’unica pecca dell’ultimo mese, riguarda la sfida d’andata giocata in Norvegia.
La Lazio si presenta alla vigilia del tour de force finale, con nuove e importanti ambizioni. Riuscirà a confermarsi e a chiudere in una posizione di classifica utile per tornare in Europa? Il piazzamento finale sarà anche decisivo per il futuro dell’allenatore. Al di là del rinnovo a parole, al tecnico non è stato infatti proposto ancora nulla. Le ultime cinque gare risulteranno decisive. Se la Lazio dovesse migliorare il settimo posto dello scorso anno e raggiungere una posizione utile per il ritorno in Europa, Baroni resterebbe saldamente alla guida del club.
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In caso contrario, il futuro sarebbe tutto da scrivere. Senza escludere nessuna ipotesi: dall’addio prematuro, alla permanenza per un’altra stagione, senza rinnovo. Tutto dipenderà da come la Lazio chiuderà questa stagione. I presupposti per terminare in modo positivo, ci sono tutti: con il ritorno di Castellanos, Pellegrini e giocando una sola gara a settimana, la Lazio ha tutte le carte in tavola per chiudere in modo positivo un’annata iniziata tra lo scetticismo generale (luglio e agosto), proseguita tra l’esaltazione (settembre-gennaio), la delusione (febbraio e marzo) e con un finale tutto da scrivere. Per il club e per il tecnico.