I fatti, le partite e i personaggi che si sono messi in evidenza nella storia della Lazio il 28 Aprile: il ricordo di un gol rimasto nella storia
Ci sono reti che non sono come tutte le altre. Anche se a segnarle sono giocatori particolarmente avezzi alle marcature. Il 28 aprile del 1996 uno dei più grandi e prolifici bomber della storia biancoceleste ha messo a segno una rete speciale. Che gli permette di entrare in modo sempre più indelebile nelal storia del calcio italiano e della Lazio. Un gol segnato a due passi dalla sua città e contro un pubblico che non gli ha risparmiato critiche, fischi e attacchi di ogni tipo.
Nello stesso giorno il mondo biancoceleste festeggia il compleanno di una delle sue bandiere più rappresentative. Un giocatore capace di lasciare il segno e di scrivere importanti pagine di storia della Lazio. Il simbolo più rappresentativo della formazione che nel duemila riuscì a portare nella capitale il secondo scudetto; insieme alla Coppa Italia e alla Supercoppa italiana.
28 Aprile 1996, Beppe Signori entra nella storia
Il 28 aprile del 1996 è il giorno in cui Beppe Signori riesce ad entrare in modo ancor più definitivo nella storia della Lazio e del calcio italiano. Il bomber biancoceleste, nato ad Alzano Lombardo, festeggia proprio a Bergamo i cento gol in serie A, mettendo a segno un calcio di rigore che riporta la Lazio in vantaggio, in una sfida equilibrata e combattuta. Signori si presenta suo dischetto ed affronta Ferron, lo stesso portiere a cui due anni prima aveva segnato per tre volte su calcio di punizione (particolare che verrà poi ripetuto da Mihajlovic, quando Ferron vestirà la maglia della Sampdoria).
Signori spiazza Ferron ed esulta, mostrando al pubblico bergamasco tutta la sua rabbia. Nel corso della gara era stato insultato dai suoi concittadini, ed era stato anche colpito dal lancio di una monetina. “Sono contento perché cento gol sono un bel bottino, che ti fa entrare nel club dei grandi, ma sono dispiaciuto perchè sono stato colpito da una moneta in testa. Capisco – ha continuato Signori al termine della gara – che ci possa essere rivalità perché non gioco nell’Atalanta, ma dovrebbero essere orgogliosi i tifosi bergamaschi per aver un giocatore come me anche se non gioca nella squadra della loro città. Comunque, meglio non dire niente, evitiamo altre tensioni”
Tanti auguri a Diego Simeone
Il leader, il condottiero del secondo scudetto scudetto biancoceleste: Diego Simeone è ricordato come uno dei protagonisti della Lazio più esaltante e completa della sua storia. Nel momento più complicato della stagione è entrato in scena ed ha trascinato la squadra, segnando in ognuna delle ultime cinque gare di campionato.
Oltre ad aver messo a segno la rete nella trasferta di Torino contro la Juventus, nella sfida che ha deciso la corsa al titolo. Diego Pablo Simeone compie oggi cinquantacinque anni: quattro dei quali passati vestendo e onorando la maglia della Lazio. Che ha portato li dove non era mai arrivata nella sua storia.