A poche ore di distanza dalla sfida contro il Bodo Glimt, arriva la verità su come sono stati scelti i rigoristi: “Un senatore ha svelato che…”
“Perchè Castellanos si è presentato sul dischetto?”, “come è stato possinbile far tirare due calci di rigore a Noslin e Tchaouna, giocatori giovani, acerbi e che hanno evidentemente sentito una tensione incredibile presentandosi dagli undici metri?”, “perchè qualche senatore come Romagnoli o Vecino, non sono andati a tirare il calcio di rigore?”. Dalla mezzanotte di ieri, dopo la sfida tra Lazio e Bodo Glimt, i tifosi biancocelesti hanno iniziato a porsi tutte queste domande.
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L’epilogo della pazza notte dello stadio Olimpico ha portato a riflessioni e amare constatazioni. Gli errori di Tchaouna e Noslin si sono sommati a quello di Taty Castellanos. Il giovane attaccante francese era entrato nel finale ed era più fresco, l’olandese aveva anche segnato il gol che aveva riportato la Lazio ai supplementari ed aveva interpretato l’extra-time con il giusto spirito. Il dubbio più grande resta invece la scelta di far tirare l’argentino, che si trascinava in campo da diversi minuti e non stava bene.
La verità sui rigoristi di Lazio – Bodo: “Sono stati scelti così…”
“Hanno sbagliato i tre attaccanti, due erano freschi e il Taty se la sentiva. Quando c’è questa situazione qui il rigore esce un po’ fuori. Chiaro che dopo dovrei dire farei altre scelte ma non è così, anzi faccio i complimenti anche a chi ha sbagliato perché si è preso la responsabilità di andare a tirare un rigore in uno stadio come quello di questa sera. C’è il rammarico ma non possiamo buttare la croce addosso a chi ha sbagliato il rigore”, ha ribadito il tecnico della Lazio Marco Baroni, sollecitato al termine della gara sulla scelta di mandare sul dischetto i tre calciatori che hanno fallito il loro penalty.
Come si è arrivati a questa scelta? Cosa ha spinto Baroni a scegliere Noslin, Tchaona e Taty Castellanos? “A fine partita ho parlato con un senatore della Lazio, che era in campo e mi ha spiegato tutta la verità”, ha detto Armando Fioretti del Tg56 ai microfoni di Radio Olympia. “I rigoristi che sono stati scelti avevano provato tutti il giorno prima i tiri dal dischetto. C’è poco da discutere: Noslin, Tchaouna, Dia, Castellanos erano tutti rigoristi. Erano stati designati già il giorno prima. Con loro c’erano anche Zaccagni, Pedro e Rovella, che poi sono usciti e non hanno potuto calciare. Non è stata una decisione difficile da prendere. E non si è perso neanche troppo tempo a scegliere: erano loro i rigoristi e nessuno si è tirarato indietro”.
Continua a far discutere la scelta di aver mandato Castellanos a calciare il quinto calcio di rigore: “L’inesperienza ha portato Baroni a commettere l’errore di Baroni di aver designato Castellanos come quinto rigorista. Questa scelta è stata assolutamente sbagliata. Non avrebbe mai dovuto calciare dal dischetto in quelle condizioni. Si capiva che non stava bene e non poteva presentarsi al tiro. E’ stato un grande errore. Che purtroppo è risultato decisivo per il risultato finale. Molto più di quelli fatti dagli altri rigoristi”.
